Cantina Mauro Sebaste. Come rinascere una seconda volta tra vigne e vini pregiati
“E quando pensi che sia finita. È proprio allora che comincia la salita. Che fantastica storia è la vita”.
È proprio nella frase più nota della famosa canzone di Antonello Venditti che si può riassumere non solo la storia, ma anche il DNA dell’azienda vitivinicola condotta da Mauro Sebaste e dalla sua famiglia ad Alba. Siamo in frazione Gallo non distante dalla capitale delle Langhe, da un lato, e da Barolo, dall’altro. È qui che ha sede la cantina fondata nel 1991, ma che affonda le sue radici molto tempo prima e deve la sua nascita a una donna dal grande carisma: Sylla, nota come “La Dama di Langa”, mamma di Mauro e di altri quattro figli, che negli Anni 60 dà vita all’azienda. Purtroppo, però, nel 1985 Sylla viene a mancare e Mauro decide di prendersi sulle spalle tutto il peso dell’attività, facendola crescere. Dopo alterne e complesse vicende, nel 1991 è costretto a lasciare per fondare l’attuale realtà, spinto dell’unico obiettivo di produrre vini di qualità.
“Sono ripartito da un paio di vigne in affitto, in due stanze dove mio suocero faceva vino in damigiana, vendendolo a privati in Liguria – racconta l’imprenditore, oggi 65enne -. Negli anni, un passo dopo l’altro, insieme all’inesauribile energia di mia moglie Maria Teresa abbiamo ricostruito tutto, grazie alla nostra sinergia, unita alla voglia di fare, a sacrifici e a tante ore di lavoro”.
L’azienda Mauro Sebaste nei primi anni produce 25/30 mila bottiglie vendute principalmente all’estero tramite importatori di fiducia, per poi strutturarsi meglio con una rete di vendita cresciuta nel tempo soprattutto fuori dai confini nazionali, arrivando così a disporre di 45mila bottiglie. Per poter crescere servono strutture adeguate: ecco quindi nel 2000 la creazione dei nuovi locali cantina, ampliando quelli esistenti, e nel 2015 l’apertura di una seconda struttura a Diano D’Alba, in un edificio storico di fine ‘700, utilizzato per l’invecchiamento dei vini in bottiglia.
Fino ad arrivare ai giorni nostri, con la cantina che può contare sulle uve provenienti per oltre l’80% dai 30 ettari di vigneti, sparsi in 10 Comuni diversi tra Langhe, Roero e Monferrato astigiano, per una produzione media di 150/180 mila bottiglie l’anno, vendute per l’85% per cento all’estero (USA, Europa e Canada, in particolare).
“Siamo cresciuti facendo tutto per necessità e cercando terreni in zone vocate ma dove, soprattutto agli inizi, il costo era per noi più accessibile – spiega Mauro Sebaste –. Oggi produciamo Barbera di Alba e di Asti, Nebbiolo d’Alba e Barolo, spumante Alta Langa e Moscato, ma ci piace sperimentare e creare vini sempre diversi. Come filosofia aziendale, crediamo nella massima serietà della produzione per cui curiamo con estremo rigore e meticolosità ogni vino. Se poi ci sono dei problemi in alcune annate (vedi le ultime, per grandinate o troppa pioggia), quel particolare prodotto non esce. Sono scelte dolorose, ma preferiamo così”.
Con queste basi, anche adesso, nonostante una vendemmia contrassegnata dal maltempo come non accadeva dagli Anni ‘70, in azienda c’è aria di fiducia. Uno dei fattori è la presenza di Sylla, una delle due figlie di Mauro e Maria Teresa, che dal 2018, dopo essersi laureata in Giurisprudenza, ha deciso di non proseguire la strada dell’avvocatura per fermarsi in azienda.
“È da quando sono piccola che vivo l’azienda, ho fatto la mia gavetta partendo dal basso e mi sono formata sul campo, cercando di conciliare il lavoro e la famiglia (ha tre figlie piccole, ndr) – sottolinea Sylla Sebaste –. Per me è molto stimolante poter contribuire ai risultati dell’azienda, assieme ai nostri collaboratori che per noi sono parte della famiglia. Nel futuro, mi piacerebbe poter disporre di una cantina più grande, con una sala degustazione più spaziosa dove accogliere i nostri ospiti”.
Nell’attesa che il sogno di Sylla diventi realtà, con l’inizio del 2024 è entrata in funzione poco distante dalla sede aziendale una struttura ricettiva, “La Casina”, composta da 5 appartamenti, con piscina riscaldata e coperta con cui l’azienda di Mauro Sebaste ha pensato di diversificare l’attività: “Era una vecchia cascina, che abbiamo ristrutturato e trasformato in agriturismo, tutto in bioedilizia (tetto alla norvegese, impianto geotermico e fotovoltaico…) dove accogliamo turisti che poi invitiamo a visitare la cantina, in un’ottica di sinergia tra le due anime dell’attività”, spiega Sylla.
“Nella nostra storia abbiamo dovuto superare grandi ostacoli per ripartire e arrivare a realizzare quello che siamo oggi”, conclude Mauro Sebaste, prima di sottolinearci ancora due problemi del comparto: “Il primo è la carenza di manodopera qualificata, il secondo è la presenza della Flavescenza dorata che specie nell’Astigiano, (nella zona di Vinchio), è tutt’altro che debellata”. Come a dire, riprendendo la canzone di Venditti, che di salita ce n’è ancora molta da percorrere… ma ne vale la pena.
Articolo di Paolo Ragazzo. “L’Agricoltore Cuneese”, Novembre 2024
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