Nel DL “Cura Italia” molte novità a favore del primario: anticipo 70% premi PAC 2020 misura necessaria, ma serve chiarezza per renderla efficace

16.04.2020

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“Sono numerose le novità e le misure a favore del settore agricolo nazionale duramente colpito dalla pandemia del COVID-19, o Coronavirus, contenute nel Disegno di legge di conversione del DL ‘Cura Italia’, licenziato dal Senato e ora al vaglio della Camera dei deputati. Tra queste, c’è sicuramente l’anticipazione per il 2020 del 70% dei regimi di sostegno previsti dalla PAC agli agricoltori che conducono superfici agricole alla data del 15 giugno 2020; la precedente data del 15 maggio 2020, infatti, indicata dal Governo, è stata poi modificata”. Lo sottolinea il coordinamento di Agrinsieme, che riunisce Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, in relazione all’evolversi dei lavori parlamentari sul testo.

“L’anticipazione del premio PAC è una misura quantomai necessaria soprattutto in questa fase emergenziale allo scopo di garantire liquidità alle nostre aziende e imprese agricole; ci aspettiamo che quanto già comunicato dalla ministra delle Politiche Agricole Teresa Bellanova e contemplato nelle disposizioni AGEA abbia quindi un seguito, permettendo alle aziende di avere disponibilità immediata”, prosegue il Coordinamento.

“In ragione di quanto sopra, riteniamo perciò necessario chiarire urgentemente questi aspetti, affinché nessuno di coloro i quali hanno diritto agli aiuti venga penalizzato, e in modo tale che già a partire dal prossimo mese di maggio le aziende agricole possano accedere agevolmente e senza intoppi burocratici agli anticipi della PAC previsti nella conversione del ‘Cura Italia’”, conclude Agrinsieme.

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