Accordo tra Confagricoltura e Associazione dimore storiche italiane

11.10.2019

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Aziende agricole e dimore storiche insieme per dimostrare come sia possibile coniugare la tutela dell’arte e del paesaggio con la produzione agroalimentare di alta qualità e con l’offerta di un turismo esperienziale, che consenta di vivere la straordinaria bellezza della campagna italiana. Il 10 ottobre a Roma, a Palazzo della Valle, il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti e il presidente dell’Associazione Dimore Storiche Italiane (A.D.S.I.) Giacomo di Thiene hanno stipulato un importante accordo basato su questa comunanza di interessi.

Quella tra Confagricoltura e l’Associazione Dimore Storiche Italiane è una collaborazione che prosegue da molti anni, poiché sono numerose le aziende socie dell’Organizzazione agricola che fanno capo a dimore antiche, soggette a vincolo per la loro rilevanza come beni di interesse storico-artistico.

Dalle ville ai castelli, ai palazzi fino alle antiche dimore, gli immobili storici sono parte integrante del patrimonio culturale del nostro Paese e al tempo stesso svolgono un ruolo importante per la protezione e valorizzazione del paesaggio rurale italiano. In particolare, le cantine storiche offrono ai viaggiatori italiani e stranieri l’opportunità di soggiornare in luoghi ricchi di storia e di gustare le eccellenze eno-gastronomiche dei nostri territori in contesti unici ed irripetibili.

L’accordo firmato oggi formalizza questa collaborazione attraverso l’impegno a promuovere a livello nazionale, regionale e provinciale iniziative comuni volte a favorire lo sviluppo di attività imprenditoriali in grado di coniugare sostenibilità, innovazione e territorio.

In particolare, la convenzione prevede la possibilità di portare avanti azioni comuni per la tutela delle dimore storiche e per l’armonizzazione delle leggi regionali con quelle nazionali; l’elaborazione di linee sinergiche di azione nei confronti di enti esterni a difesa degli interessi comuni a livello fiscale; la possibilità di partecipare congiuntamente a bandi europei connessi alla valorizzazione degli immobili storici e dei loro contesti; l’individuazione di nuove opportunità di commercializzazione dei prodotti agricoli.

 

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