Sono stati oltre 60 i partecipanti al workshop Innoseta sull’innovazione nel settore dei trattamenti fitosanitari in vigneto che si è svolto mercoledì 10 luglio all’Ampelion di Alba. Innoseta è un progetto di cooperazione con partner internazionali, tra i quali l’Università di Torino e Confagricoltura, finanziato nell’ambito del programma per la ricerca e l’innovazione Horizon 2000. Tema del progetto sono le attrezzature, la formazione e la consulenza nel campo dei trattamenti fitoiatrici; obiettivo è promuovere lo scambio di idee e informazioni fra l’industria, la ricerca e il mondo agricolo con un network tematico in grado di colmare il divario esistente tra la disponibilità di nuove tecnologie per la protezione delle colture e le pratiche agricole adottate a livello europeo.
Nel corso della giornata, alla quale hanno partecipato viticoltori e tecnici, sono stati trattati i temi dell’aumento della qualità e dell’accuratezza della distribuzione dei prodotti fitosanitari, il contenimento della deriva, la riduzione dei rischi di inquinamento ambientale e per la salute dell’operatore nelle operazioni di riempimento, miscelazione e lavaggio.
Dopo gli interventi introduttivi di Daniele Rossi, responsabile ricerca e innovazione di Confagricoltura nazionale e dei direttori delle Unioni Agricoltori di Torino Ercole Zuccaro e di Cuneo Roberto Abellonio, sono stati docenti e ricercatori ad affrontare nello specifico, con relazioni e dimostrazioni pratiche in magazzino e in vigneto, i temi della giornata, con gli interventi del professor Paolo Balsari, ordinario di meccanica agraria, del professore associato Fabrizio Gioelli, del ricercatore dottor Marco Grella e del dottor Paolo Marucco, tutti del Disafa – Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino.
“Dall’incontro – ha commentato Daniele Rossi di Confagricoltura – sono emerse valutazioni e indicazioni utili per l’ulteriore implementazione del progetto, partendo dalle domande degli agricoltori e dei tecnici, tutte improntate al miglioramento della qualità delle operazioni di difesa del vigneto, con l’obiettivo di diffondere le buone pratiche per favorire una miglior sostenibilità ambientale”.