Nella giornata mondiale della biodiversità Confagricoltura ricorda che salvaguardare l’ambiente naturale e il territorio, l’ecosistema e il suo equilibrio tutelando la biodiversità è l’impegno che l’organizzazione degli imprenditori agricoli, attraverso i suoi associati e le istituzioni porta avanti da tempo attraverso azioni di sensibilizzazione, tutela e promozione delle aree rurali.
In Piemonte gli agricoltori lavorano con impegno nelle aree protette e nei parchi naturali, quali quello del Po che si estende da Casalgrasso fino ai confini con la Lombardia, o quello delle Mandria o la Riserva naturale dei Laghi di Avigliana, sovente combattendo contro mille difficoltà, ma con impegno e determinazione, per affermare la cultura dell’ambiente e per creare reddito e occupazione.
La gestione del territorio, anche per le sollecitazioni dei cambiamenti climatici e di altre emergenze, sta cambiando in chiave sempre più sostenibile, a tutela e conservazione del patrimonio rurale, agricolo e forestale. “Il ruolo degli agricoltori diventa quindi fondamentale: sono i “guardiani” del suolo e delle acque – spiega Enrico Allasia, presidente regionale di Confagricoltura – e con il loro impegno contribuiscono quotidianamente alla conservazione della biodiversità, in ottica lungimirante e non passiva. Le loro attività economiche si inseriscono nelle aree protette ed è per questo motivo che diventa importante e di assoluta priorità attuare politiche agricole che favoriscano pratiche sostenibili e compatibili con la tutela della salute ambientale, ma che al contempo garantiscano anche stabilità di mercato e giusta remunerazione di tutte le fasi della filiera”.
Natura 2000 è il principale strumento della politica dell’Unione Europea per la conservazione della biodiversità. Si tratta di una rete ecologica diffusa su tutto il territorio europeo, dotata di un quadro comune per la conservazione delle piante, degli animali e degli habitat, con lo scopo di creare una rete coerente di ambienti da tutelare. In Piemonte – ricorda Confagricoltura – essa interessa oltre 400 mila ettari, pari al 15,91% del territorio. La ricerca e l’innovazione tecnologica applicate a una moderna agricoltura – puntualizza ancora Confagricoltura – si inseriscono a pieno titolo nella difesa della biodiversità e il loro sviluppo potrà portare grandi vantaggi a tutta la collettività.