Biometano, siglato l’accordo nazionale per lo sviluppo nel settore trasporti

23.04.2019

biogas biometano

CIB, Confagricoltura, Eni, FPT Industrial, IVECO, New Holland Agriculture e Snam hanno siglato lo scorso 18 aprile a Roma l’accordo di cooperazione per sostenere l’attuazione degli obiettivi del decreto sul biometano, che rappresenta una grande opportunità di crescita per il Paese trattandosi di una energia rinnovabile, pulita, programmabile e flessibile.

Si tratta di un accordo di filiera del settore agricolo e industriale che arriva a poco più di un anno dall’emanazione del decreto 2 marzo 2018 sulla promozione dell’uso del biometano e degli altri biocarburanti avanzati nel settore dei trasporti, e che si inserisce non solo nel raggiungimento del target sulle energie rinnovabili nei trasporti al 2020, ma si proietta già nel percorso di decarbonizzazione previsto dalla strategia Clima Energia. Quest’ultima, in particolare, fissa nuove sfide per la mobilità sostenibile, prevedendo di raggiungere una quota rinnovabile del 21,6% al 2030, contribuendo contemporaneamente alla riduzione dell’inquinamento atmosferico e al contrasto ai cambiamenti climatici. In tale contesto il biometano riveste un ruolo fondamentale per raggiungere il previsto obiettivo dell’8% per i biocarburanti avanzati.

Tutto ciò in armonia con i nuovi indirizzi UE per un’economia sempre più circolare attraverso l’utilizzo di effluenti zootecnici, residui, sottoprodotti delle attività agricole e agroalimentari e di colture di integrazione che deve essere promosso, sia nella produzione di biometano, sia nel successivo utilizzo del digestato nella fertilizzazione dei suoli, in modo da valorizzare le risorse organiche, avere imprese sempre più competitive e creare nuovi posti di lavoro nelle zone rurali.

Si avvia così una importante collaborazione nell’ambito della mobilità sostenibile, con nuove iniziative e progettualità sul biometano rivolte alle imprese della filiera, alla Pubblica amministrazione, all’informazione dei cittadini, alla ricerca e sviluppo. Con la sigla dell’accordo si vuole anche mantenere alta l’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica, perché occorre ancora superare una serie di ostacoli burocratici che non permettono di liberare tutte le potenzialità oggi presenti nei territori.

Facebooktwitterpinterestmail