Il Piemonte perde aziende agricole femminili, ma oltre un quarto rimane rosa

12.03.2019

Donne in agricoltura

A fine dicembre 2018 le imprese femminili con sede in Piemonte ammontavano a 97.137, in leggera diminuzione rispetto alle 97.578 di fine 2017. Le aziende agricole in rosa erano 13.840, pari al 26,4% del totale delle imprese agricole, in calo rispetto all’anno precedente. Le aziende in rosa rappresentano una fetta importante del tessuto imprenditoriale regionale, raggiungendo una quota del 22,5% delle imprese complessivamente registrate in Piemonte; operano prevalentemente nei settori del commercio, dell’agricoltura e dei servizi alla persona; nel 10,6% dei casi sono guidate da straniere; il 11,5% è amministrato da giovani imprenditrici: è questo l’identikit delle imprese femminili registrate in Piemonte.

Sono i dati diffusi da Unioncamere Piemonte relativi al 2018, anno in cui il Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi ha censito la nascita di 6.549 imprese femminili, a fronte delle 7.098 che hanno, invece, cessato la propria attività (al netto delle cancellazioni d’ufficio): il saldo tra i due flussi è risultato, dunque, negativo per 549 unità, traducendosi in un tasso di crescita del -0,6%. Oltre un quarto delle oltre 97mila imprese guidate da donne svolge la propria attività nel commercio, seguito – a distanza ragguardevole – dalle attività dell’agricoltura, che concentrano il 14,2% delle realtà imprenditoriali, e dalle altre attività dei servizi, in cui trovano spazio le attività dei servizi alla persona, che convogliano l’11,7% delle aziende.

Quote significative di imprese femminili operano, inoltre, nelle attività dei servizi di alloggio e ristorazione (9,7%) e in quelle immobiliari (7,6%). Analizzando la dinamica espressa dalle imprese “in rosa” nel corso nel 2018 emerge come, a fronte di una lieve flessione complessiva, esistano rilevanti differenze settoriali. Le imprese femminili hanno subìto una consistente contrazione nel comparto agricolo (-2,8%) e nel commercio (-2,4%). In calo, anche se in misura minore, le imprese femminili del settore delle costruzioni (-1,3%).

Stabile il dato per del comparto turistico che comprende le imprese di alloggio e ristorazione (+0,3%). Una crescita modesta caratterizza sia le imprese in rosa degli altri servizi che quelle delle attività finanziarie e assicurative (+0,9% in entrambi i casi). Attività manifatturiere (+1,1%) e immobiliari (+1,2%) registrano un tasso lievemente superiore al punto percentuale.

L’analisi per forma giuridica assunta dalle imprese femminili piemontesi segnala, rispetto al sistema imprenditoriale nel suo complesso, una maggiore concentrazione di ditte individuali, che rappresentano il 66,9% delle realtà guidate da donne, a fronte di una quota del 56,6% osservata a livello complessivo regionale. Il 18,2% delle aziende “in rosa” si è costituto nella forma di società di persone (contro il 22,9% per il totale delle imprese), il 13,1% è una società di capitale (contro un 18,2% complessivo); quasi 2 imprese su 10, infine, assumono forme giuridiche diverse dalle precedenti.

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