Con la Circolare Agea prot. 0012599 del 14 febbraio 2019 è stata predisposta la procedura operativa per la presentazione delle domande di assegnazione delle autorizzazioni di nuovi impianti viticoli per l’anno 2019. La normativa stabilisce che fino al 31 dicembre 2030 i vigneti di uva da vino possono essere impiantati o reimpiantati solo se è stata concessa un’autorizzazione (non trasferibile tra soggetti) specifica.
Il bando, che scade il 31 marzo prossimo, prevede per il Piemontela possibilità di incrementare la superficie a vigneto di circa 468 ettari (pari all’1% della superficie vitata regionale). Sono state fissate una superficie massima per domanda di 20 ettari e una superficie minima garantita di 0,5 ettari (nel caso in cui gli ettari non soddisfino pienamente tutte le richieste).
Le domande per ottenere l’autorizzazione all’impianto devono essere presentate sul sistema nazionale SIAN attraverso il proprio Centro di Assistenza Agricola di riferimento. Possono presentare domanda di autorizzazione tutti i produttori che detengano un Fascicolo aziendale aggiornato. Sarà cura del Ministero comunicare a tutte le Regioni l’elenco delle aziende rientranti nelle specifiche graduatorie; ogni Regione dovrà rilasciare successivamente le autorizzazioni entro il 1° giugno 2019.
In caso di accoglimento per una superficie inferiore al 50% della richiesta, il produttore potrà rinunciare direttamente alla quota assegnata entro 30 giorni dalla comunicazione. Al fine di scongiurare fenomeni elusivi è stato predisposto che il nuovo impianto concesso sulla base delle autorizzazioni ottenute dovrà essere realizzato nella stessa regione in cui è stata effettuata la domanda anche se l’azienda dispone di superfici agricole libere in più regioni e che tale impianto venga mantenuto per almeno 5 anni, altrimenti l’estirpazione non darà origine a una autorizzazione al reimpianto. Infine si ricorda chele autorizzazioni dovranno essere utilizzate entro 3 anni dalla data di assegnazione, pena l’applicazione delle sanzioni definite all’art. 69 della L.238/16.