“E’ essenziale agire incisivamente per il rispetto delle nuove regole stabilite dalla norma sulla riproduzione animale a garanzia di una democratica e liberale gestione delle Associazioni Nazionali Allevatori (Enti selezionatori)”. Lo ribadisce Confagricoltura, sottolineando che il decreto legislativo 52/2018, come riporta la risposta del Mipaaft all’interrogazione dell’Onorevole Caretta, sia chiaro sulla separazione dei ruoli tra le Associazioni Nazionali Allevatori (ANA-Enti selezionatori) e l’Associazione Italiana Allevatori (AIA).
Le ANA, dunque, devono essere riorganizzate come “associazioni di primo grado”, a cui possono aderire direttamente gli allevatori, che acquistano così il diritto di rappresentanza sulle decisioni delle associazioni. Di conseguenza la loro aggregazione in comparti produttivi per accedere a contributi pubblici dovrà mantenere il carattere di volontarietà, autonomia e indipendenza.
“La vecchia impostazione della gestione della riproduzione animale è improponibile per il futuro della zootecnia nazionale – sottolinea Confagricoltura -. Il cambiamento verso una gestione che garantisca la liberalizzazione del sistema, una partecipazione democratica e condivisa degli allevatori, un maggior efficientamento delle strutture e dei servizi non è più rimandabile”.
Confagricoltura sollecita, quindi, un intervento incisivo del ministero delle Politiche agricole e di tutto il governo al fine di assicurare che questo delicato passaggio vada a buon fine, seguendo le corrette disposizioni del dicastero e della nuova normativa nazionale.