Il perdurare del periodo di siccità invernale, accentuato soprattutto in pianura Padana (e, con dati alti, in Piemonte) aveva spinto nei giorni scorsi Confagricoltura Piemonte a presentare una domanda alla Regione, affinchè rivedesse la normativa in merito al divieto di spandimento di reflui zootecnici e del digestato in ambito agricolo, autorizzandolo in una fase del tutto anomala rispetto alle previsioni.
Facendo seguito a questa lettera, il 15 gennaio 2019 scorso, anche Confagricoltura, nella sua veste nazionale, è intervenuta sui Ministeri competenti, visto il perdurante periodo di siccità in alcune aree del Paese, per segnalare la necessità di autorizzare lo spandimento degli effluenti zootecnici e del digestato in periodi più ampi di quelli previsti.
L’attuale D.M. 25 febbraio 2016 difatti prevede un periodo di divieto assoluto nei mesi di gennaio e febbraio, mesi in cui negli ultimi anni si stanno verificando situazioni climatiche che possono permettere l’utilizzazione agronomica degli effluenti e del digestato. Confagricoltura ha chiesto pertanto di predisporre adeguati provvedimenti tecnici e normativi, a valere già da subito, affinché le Regioni possano premettere l’utilizzazione agronomica degli effluenti zootecnici e del digestato, attraverso una definizione di “finestre utili” più ampia, determinata sempre sulla base di bollettini agrometeorologici completi di informative sui possibili periodi di spandimento.