“La manovra economica contiene provvedimenti importanti per il settore primario, sollecitati e sostenuti da Confagricoltura, ma nel complesso chiediamo al Governo di incentivare gli sforzi per assicurare la tenuta complessiva del sistema e per attivare un piano strategico per l’agricoltura”. E’ questo il commento a caldo del presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti sulla manovra approvata alla Camera lo scorso 30 dicembre.
Il testo contiene disposizioni importanti per il settore primario, tuttavia, secondo Confagricoltura, è necessaria una pianificazione più efficace e a lungo termine per lo sviluppo dell’agroalimentare italiano.
I principali interventi inclusi nel provvedimento economico riguardanti l’agricoltura, sui quali la Confederazione ha lavorato con i gruppi parlamentari e sui quali il giudizio è sostanzialmente positivo, sono: il potenziamento del piano straordinario per la promozione del Made in Italy, con 90 milioni di euro per il 2019 e 20 milioni per il 2020; la proroga del “bonus verde” con la detrazione fiscale per gli interventi di sistemazione del verde da parte dei privati; l’istituzione e il finanziamento del Fondo per la tutela e la valorizzazione delle foreste italiane; il voucher per la rimozione e il recupero di alberi e tronchi nelle aree colpite da calamità naturale; gli interventi per il contrasto alla Xylella fastidiosa; l’istituzione del Catasto delle produzioni frutticole; i finanziamenti per i progetti nel settore apistico, per il Fondo nazionale per la montagna e per il Fondo per gli indigenti. Positiva anche la possibilità, per gli imprenditori agricoli, di vendere al dettaglio (purché in misura non prevalente) prodotti di altri agricoltori, garantendone così l’origine ai consumatori.
Positivo anche il taglio delle tariffe INAIL, fortemente sostenuto da Confagricoltura.
Ad avviso di Confagricoltura mancano tuttavia segnali importanti per il rilancio dell’economia nazionale, quali una sostanziale riduzione del cuneo fiscale, fondamentale per le imprese che vogliono investire e assumere risorse per confrontarsi con i mercati internazionali; l’attivazione del credito d’imposta sugli investimenti; maggiori risorse per la digitalizzazione dell’agricoltura e anche per le infrastrutture, indispensabili per lo sviluppo del Paese, come emerso chiaramente dalla recente mobilitazione delle principali organizzazioni imprenditoriali su questo tema.
“Riconosciamo al Governo l’impegno e il risultato ottenuto evitando la procedura per debito effettivo – aggiunge Giansanti – Riteniamo comunque necessario un ulteriore sforzo, da un lato per il controllo del deficit e per evitare l’aumento della pressione fiscale sul sistema imprenditoriale, dall’altro per l’agricoltura, che richiede provvedimenti urgenti e importanti per crescere e competere”.
“La nostra Organizzazione – conclude il presidente di Confagricoltura – continuerà il pressing sul Governo sulle questioni fondamentali per garantire una crescita stabile e duratura e per misurarsi con il mondo”.