Ecco i bonus 2018 per il sostegno a maternità e famiglia illustrati dal patronato Enapa, che conta una rete di operatori esperti su tutto il territorio provinciale a disposizione dei cittadini (non solo agricoltori) per offrire gratuitamente supporto e assistenza in materia di previdenza e per il conseguimento di prestazioni previdenziali, sanitarie e di carattere socio-assistenziale.
Bonus mamma domani
È il contributo una tantum dato alle donne in gravidanza, all’ottavo mese di gestazione, indipendentemente dal reddito. L’importo è di 800 euro ed è riconosciuto anche alle mamme che adottano o hanno in affidamento un bimbo.
Bonus bebè
Il bonus bebè è stato confermato, ma con un taglio netto sulla durata. Verrà erogato per il primo anno di vita (e non più per i primi tre anni) di un bimbo nato, adottato o avuto in affidamento a partire dal primo gennaio 2018. Resta il limite di reddito, cui sono vincolate le somme prefissate: assegno da 80 euro al mese per 12 mesi per le famiglie con l’Isee fra i 7.000 euro e i 25.000 euro annui; assegno da 160 euro al mese per 12 mesi per chi ha l‘Isee sotto i 7.000 euro l’anno. Per i piccoli venuti alla luce o arrivati in famiglia entro 31 dicembre 2017, garantiscono dall’Inps, il contributo sarà mantenuto per i primi tre anni di vita.
Bonus nido
Il bonus asilo nido è un contributo economico destinato alle famiglie con figli piccoli, indipendentemente dal reddito Isee. Si tratta di mille euro all’anno, spalmati su 11 mesi ed erogati al massimo per tre anni. Questa misura di sostegno è estesa anche ai bimbi che hanno malattie croniche gravi e ricevono cure e sostegno a domicilio. Il budget a disposizione, però, non è senza limiti. Meglio presentare le richieste il prima possibile.
Contributo nido e baby sitting
Per le mamme lavoratrici che rinunciano al congedo parentale facoltativo, rientrando prima in servizio, ci sono contributi per pagare le rette del nido o le baby sitter. L’importo massimo è di 600 euro mensili per sei mesi per le dipendenti e le iscritte alla gestione separata, ridotti in caso di part time, dimezzati nella durata per le lavoratrici autonome e le imprenditrici. Anche per queste erogazioni i fondi sono prefissati, ad esaurimento.
Assegni familiari
L’assegno al nucleo familiare è un sostegno economico erogato dall’Istituto di previdenza per le famiglie dei lavoratori dipendenti, dei titolari delle pensioni e delle prestazioni economiche previdenziali da lavoro dipendente e dei lavoratori assistiti dall’assicurazione contro la tubercolosi. Gli importi si calcolano in base alle tabelle messe a punto l’anno scorso dall’Istituto di previdenza.
Fino al recente passato, per la legge italiana le uniche famiglie riconosciute cui potevano essere pagati gli assegni familiari erano quelle composte da madre, padre ed eventuali figli o i nuclei monogenitoriali. Dopo la Legge Cirinnà sono state introdotte importanti novità che riguardano gli assegni per le convivenze di fatto e le unioni civili fra persone dello stesso sesso.
Per ricevere informazioni e fissare un appuntamento contattare gli uffici patronato nelle sedi di Confagricoltura Cuneo.