Confagricoltura Piemonte ha chiesto alla Regione la revoca immediata della delibera di Giunta che ha sospeso l’attività venatoria in alcuni ATC (ambiti territoriali di caccia) e CA (comprensori alpini) delle province di Cuneo e Torino.
La delibera era stata adottata a causa degli incendi che si erano sviluppati nelle montagne del Torinese e del Cuneese nelle settimane scorse; le mutate condizioni metereologiche hanno fortunatamente fatto cessare lo stato di emergenza. Il provvedimento, oltre a interessare una superficie più vasta di quella effettivamente colpita dagli incendi, nuoce gravemente alle aziende agricole dei territori interessati e di quelli confinanti.
“Oggi siamo di fronte a un’ulteriore incontrollata proliferazione di selvatici – chiarisce il presidente di Confagricoltura Piemonte e Cuneo, Enrico Allasia – che stanno arrecando gravi danni all’agricoltura: riteniamo che sia necessario revocare il provvedimento anche per agevolare il completamento dei piani di contenimento e di abbattimento programmati, nell’interesse non soltanto delle imprese agricole che rappresentiamo ma dell’intero ecosistema”.
I gravi danni provocati dalla fauna selvatica alle coltivazioni agricole del Cuneese e non solo, sono in parte anche il riflesso della situazione in cui si trova il Piemonte da quando nel 2012 la Regione decise di abrogare la legge regionale 70 del 1996. Attualmente viene applicata la legge nazionale 157 del 1992, in attesa che il Consiglio regionale dia il via libera alla nuova legge regionale. “È più che mai urgente una revisione profonda della Legge nazionale, concepita con altre finalità tra cui il ripopolamento della fauna selvatica nei nostri territori, ed è necessario avere quanto prima certezze sulla nuova legge regionale – spiega il direttore di Confagricoltura Cuneo, Roberto Abellonio –. Occorre, infatti, mettere al centro dell’attenzione non solo la tutela della fauna, ma anche e soprattutto le esigenze delle aziende agricole e la sicurezza stradale. Per questo chiediamo una presa di posizione netta sulle diverse problematiche che riguardano la gestione del comparto e un più serrato confronto. Negli ultimi anni abbiamo prodotto diverse proposte per una gestione più efficace della fauna selvatica e restiamo disponibili al dialogo per trovare delle soluzioni”.