Voucher addio: un grave danno per le imprese agricole

18.03.2017

Lavoro

Voucher addio. Parlamento (un’ampia maggioranza) e Governo hanno deciso: i voucher è meglio eliminarli. Il motivo non è del tutto chiaro, ma in questo modo si evita il referendum che avrebbe potuto assestare il colpo di grazia alla maggioranza. Poco importa dunque che imprese e famiglie perdano uno strumento che si è rivelato utile, seppur complicato: il problema non è più di chi governa e – per ora – tanto basta.

Il sistema dei voucher era stato ideato, tra l’altro, proprio per risolvere il problema del reclutamento della manodopera per alcuni lavori stagionali in agricoltura, in particolare per la raccolta di uva e frutta. L’agricoltura utilizza meno del 2,5% per dei voucher emessi e la loro eliminazione è destinata a imprimere un grave danno alle imprese agricole, che per sfuggire alla piaga del lavoro nero dovranno ora assumere i lavoratori a tempo determinato, con un aggravio di burocrazia e dei costi.

“È stato cancellato uno strumento importante per il lavoro occasionale agricolo, senza aver trovato prima valide alternative ad esso, mettendo in estrema difficoltà le aziende agricole e levando una valvola di sfogo per categorie deboli, come giovani, pensionati, cassa integrati e disoccupati ”, ha commentato Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Cuneo -. Parliamo di prestazioni meramente occasionali e accessorie da svolgere nei momenti di maggiore necessità che non penalizzano assolutamente il lavoro agricolo subordinato, che non poteva essere retribuito con i voucher”.

 

Facebooktwitterpinterestmail