Registri vitivinicoli: sistema informatico in ritardo, serve altra sperimentazione

19.12.2016

vino rosso

Il 31 dicembre scadrà la fase di sperimentazione dei registri telematici per il settore vitivinicolo e da gennaio 2017 saranno obbligatori per tutti coloro che detengono i prodotti vitivinicoli per l’attività imprenditoriale o commerciale.

La fase di sperimentazione era stata prorogata la scorsa estate, ma il tempo in più concesso non è bastato. Confagricoltura Cuneo segnala, infatti, come il sistema presenti ancora criticità. In particolare, su 70mila aziende a livello nazionale chiamate a testare il sistema in questi mesi, risulta che solo 4mila abbiano effettivamente provato a utilizzare i programmi informatici, riscontrando peraltro notevoli problemi. Intoppi che hanno spinto l’organizzazione agricola a chiedere che venga concessa un’ulteriore fase di test del sistema, dando la possibilità ai vitivinicoltori di lavorare ancora con i tradizionali modelli cartacei.

“Lo scorso mese di giugno – afferma Gianluca Demaria, presidente della sezione Vini rossi e vice-presidente di Confagricoltura Cuneo -, avevamo espresso la nostra soddisfazione per la proroga concessa, utile per consentire un più agevole passaggio dal sistema cartaceo di tenuta dei registri a quello telematico. Ma l’estensione del periodo di prova non ha dato i risultati sperati alle imprese e alla Pa chiamate a verificare il funzionamento dei meccanismi informatici”. I numeri in effetti dicono che le poche aziende che sono riuscite a testare il sistema telematico si sono imbattute in notevoli problemi: “Come Confagricoltura Cuneo auspichiamo possa esserci un periodo transitorio in cui per almeno altri sei mesi si possa dare alle aziende la possibilità di sperimentare il sistema e di continuare quindi ad utilizzare i vecchi registri cartacei – prosegue Demaria -. Le nuove disposizioni devono entrare in vigore se tutto funziona perché le nostre aziende non possono perdere ulteriore tempo e denaro per star dietro a queste dolenti incombenze burocratiche”.

A fine ottobre c’è stato un ultimo aggiornamento del programma informatico che permette al sistema di funzionare, ma risulta non pronto a recepire la nuova versione. “La semplificazione degli adempimenti e la telematizzazione delle procedure è importante ma continuiamo a registrare malfunzionamenti e ritardi informatici che non permetterebbero allo stato attuale alle aziende di svolgere correttamente il lavoro – aggiunge Alessandro Bottallo, tecnico vitivinicolo di Confagricoltura zona di Alba -. Urge un’ulteriore sperimentazione per dare ai produttori l’opportunità di consolidare le nuove modalità di tenuta dei registri dematerializzati. È improbabile che tutti i problemi ancora in essere si possano risolvere a breve e che il sistema sia operativo al 100%”.

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