La Camera di commercio, ogni anno, approva e pubblica i prezzi di San Martino.
La Consulta agricoltura e foreste determina i prezzi indicativi delle derrate in azienda e la media dei prezzi rilevati in sala contrattazioni (grano, meliga, carne, latte, fieno e paglia).
I primi sono determinati sulla base di quelli rilevati in sala contrattazioni, decurtati percentualmente dei costi di preparazione del prodotto, dei costi di confezionamento e del trasporto ai mercati.
Il listino del prezzi di San Martino consente di evidenziare la situazione dell’annata agraria in rapporto ai costi di produzione, oltre che all’andamento dei prezzi, e la correlazione dei prezzi alla produzione con quelli all’ingrosso ed al consumo.
Prezzi di San Martino: versione stampabile
A San Martino inizia l’annata agraria
Per consuetudine e per convenzione San Martino è il momento iniziale delle affittanze agrarie.
Fino agli anni Cinquanta nel mondo agricolo, l’anno lavorativo degli agricoltori (e in particolare dei mezzadri) terminava a inizio novembre; quando il contratto con il proprietario dei campi e della cascina non veniva rinnovato, il bracciante , al termine del contratto d’affitto, traslocava in un’altra cascina con la famiglia portando con sé i suoi piccoli animali e le poche masserizie. La data scelta per il trasloco era quasi sempre l’11 novembre, giorno in cui la Chiesa ricorda San Martino di Tours, per tradizione e per ragioni climatiche.