Turismo: un bonus digitalizzazione per gli esercizi ricettivi

13.04.2015

digitalizzazione

Tra le novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2015 vi sono anche le nuove condizioni per accedere al bonus digitalizzazione previsto per gli esercizi ricettivi dall’art. 9 del DL n. 83/2014 (c.d. Decreto Cultura).

L’obiettivo dell’incentivo è quello di sostenere la competitività del settore del , favorendo la digitalizzazione, la riqualificazione e l’accessibilità delle strutture ricettive. A tale scopo verrà concesso un credito d’imposta per i periodi di imposta 2015, 2016 e 2017, pari al 30% delle spese sostenute fino a un massimo di 12.500 €.

Soggetti beneficiari

Il credito di imposta è riconosciuto a:

-       esercizi ricettivi:

  • singoli (strutture alberghiere o extra-alberghiere come affittacamere, ostelli, case per vacanze, bed&breakfast);
  • aggregati con servizi extra-ricettivi o ancillari (es. consorzi, reti di impresa, Atl e organismi e enti similari);

-       agenzie di viaggio e tour operator incoming”, ossia che si occupano di portare in Italia turisti dall’estero.

Tutti i soggetti di cui sopra devono svolgere attività ricettiva in via non occasionale.

Spese ammissibili

Il credito di imposta verrà concesso a fronte di investimenti in:

  • impianti Wi-Fi;
  • siti web ottimizzati per il sistema mobile;
  • programmi per la vendita diretta di servizi e pernottamenti e la distribuzione sui canali digitali, purché in grado di garantire gli standard di interoperabilità necessari all’integrazione con siti e portali di promozione pubblici e privati e di favorire l’integrazione fra servizi ricettivi ed extra-ricettivi;
  • spazi e pubblicità per la promozione e commercializzazione di servizi e pernottamenti turistici sui siti e piattaforme informatiche specializzate, anche gestite da tour operator e agenzie di viaggio;
  • servizi di consulenza per la comunicazione e il marketing digitale;
  • strumenti per la promozione digitale di proposte e offerte innovative in tema di inclusione e di ospitalità per persone con disabilità;
  • servizi relativi alla formazione del titolare o del personale dipendente nelle strutture interessate.

Non rientrano nell’agevolazione, invece, le spese ed i costi relativi all’intermediazione commerciale.

Facebooktwitterpinterestmail