Sconti fiscali in arrivo per chi vende prodotti agricoli in rete

24.10.2016

e-commerce

Credito d’imposta in arrivo per i soggetti agricoli che fanno investimenti per la realizzazione e l’ampliamento di infrastrutture informatiche: questo ha stabilito la circolare 76689/2016 del MIPAAF, determinando termini e modalità operative delle istanze previste dall’art. 3 del D.L. 91/2014.

Sono ammesse ad accedere all’agevolazione:

  • piccole e medie imprese (PMI) così come definite nell’Allegato I, articolo 2, del Regolamento (UE) n. 702/2014 e imprese diverse da queste, attive nella produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura compresi nell’Allegato I del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea;
  • piccole e medie imprese (PMI) così come definite nell’Allegato I, articolo 2, del Regolamento (UE) n. 702/2014, attive nella trasformazione e commercializzazione dei prodotti agroalimentari, della pesca e dell’acquacoltura non compresi nel
    predetto Allegato I.

Si precisa che tali soggetti possono godere del beneficio a prescindere dalle modalità di determinazione del reddito (reddito d’impresa o reddito agrario) o dal fatto che siano persona fisica o giuridica.
Oggetto delle agevolazioni saranno le spese necessarie alla costituzione o allo sviluppo dell’e-commerce sostenute nell’anno 2016. In particolare, il bonus fiscale scatterà in relazione alle spese per:

  • dotazioni tecnologiche;
  • software;
  • progettazione e implementazione;
  • sviluppo database e sistemi di sicurezza.

Le spese, per poter essere ammesse, dovranno essere fatturate e quietanzate da un professionista. Inoltre, i pagamenti dovranno essere fatti tramite il sistema SEPA e i titoli di spesa devono riportare nella dicitura un riferimento esplicito al credito d’imposta previsto dal DM 273/2015.
Inoltre, i beni acquistati dovranno essere iscritti (ove possibile) nell’attivo dello stato patrimoniale, nel rispetto dei principi contabili applicati: fanno eccezione, a tale regola, i beni acquistati in leasing. Al contrario, le imprese che hanno regimi di contabilità semplificata devono dare evidenza alla corretta applicazione dei principi contabili predetti mediante un’apposita dichiarazione sostitutiva del rappresentante dell’impresa, da tenere agli atti.

Si ricorda che il DM 273/2015 stabilisce per gli investimenti in esame un credito d’imposta pari al 40% delle spese sostenute. L’investimento massimo agevolabile è di 50.000 euro.
Sono tuttavia previste alcune eccezioni, che modificano sia gli importi agevolabili che la quota di credito d’imposta, per le piccole e medie imprese che producono prodotti agroalimentari non ricompresi nell’Allegato I del TFUE.
La domanda per l’accesso al bonus fiscale dovrà essere presentata alla Direzione generale per la promozione della qualità agroalimentare e dell’ippica, dal 20 al 28  febbraio 2017, tramite la specifica modulistica prevista. Tale richiesta dovrà essere inviata via PEC in formato .p7m a seguito di sottoscrizione del titolare, del legale rappresentante o del procuratore speciale dell’impresa.

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