Confagricoltura Piemonte ha scritto all’assessore all’agricoltura della Regione Piemonte, Giorgio Ferrero, per rimarcare il perdurare delle difficoltà legate al Programma di Sviluppo Rurale. Già a fine gennaio Confagricoltura aveva denunciato la situazione a causa del malfunzionamento del sistema informatico regionale e degli applicativi che impedivano l’inserimento delle domande delle aziende, ma la situazione non è ancora a regime.
In relazione alla Misura 4.1.1 (bando aperto) mancano ancora oggi, nella tabella degli interventi, aperture verso importanti progetti di investimento che pertanto vengono penalizzati dal punteggio. Inoltre gli atti di correzione delle anomalie e di integrazione degli interventi ammissibili sono stati adottati soltanto nei giorni scorsi, ma si sono registrati ulteriori inconvenienti legati a prolungati blocchi dell’operatività del fascicolo aziendale.
A tutt’oggi poi non è ancora stato varato il bando di insediamento giovani (Misura 6.1), che ha la scadenza fissata al 15 aprile, mentre è prossima la scadenza della Misura 4.1.2 inerente i relativi progetti di investimento (15 marzo). E’ possibile cioè presentare le domande per effettuare investimenti per migliorare le imprese, ma non sono ancora state definite le regole, i termini e le scadenze per aprire le imprese sulle quali si intende investire. Ciò significa che, in assenza di proroghe, i giovani che sceglieranno di presentare la domanda di insediamento in agricoltura avranno pochi giorni per decidere del loro futuro.
Ma non c’è soltanto il problema dell’insediamento dei giovani che preoccupa Confagricoltura. Un’altra fonte di disagio è data dal ritardo nell’emanazione dei bandi sulle misure agro climatico ambientali e delle relative norme tecniche. Le aziende agricole non conoscono ancora quali sono le regole, pur avendo già seminato i cereali autunno vernini. Tra pochi giorni prenderanno il via le semine primaverili e gli interventi sui fruttiferi e sulla vite, ma a tutt’oggi non si conosco ancora quali sono le tempistiche della Regione nella definizione delle nuove norme.
Confagricoltura ha quindi chiesto alla Regione Piemonte di formalizzare al più presto le procedure, le indicazioni e le modalità di controllo per consentire una preadesione ai beneficiari in attesa di un apposito bando, dato che la determina dirigenziale, già adottata a riguardo, si riferisce unicamente alle attività autunno-invernali.
“La situazione è fortemente critica – afferma il presidente di Confagricoltura Piemonte Gian Paolo Coscia – Siamo stati i primi, il 28 gennaio scorso, a lamentare le difficoltà operative e quelle strutturali del nuovo PSR. A tutt’oggi sono stati affrontati solo alcuni problemi, ma l’attività va a rilento e si rischia di tagliare fuori dai finanziamenti a maggior parte delle imprese agricole, sia per l’impostazione del Programma, sia per i continui intoppi informatici”.
A fronte di questa situazione Confagricoltura Piemonte ha chiesto alla Regione la proroga della scadenza dei bandi di almeno 20 – 25 giorni.