Confagricoltura in piazza a Roma per chiedere più attenzione per il settore

31.03.2015

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Anche una delegazione in rappresentanza di Confagricoltura Cuneo è scesa in piazza martedì 31 marzo a Roma per aderire alla giornata di mobilitazione nazionale organizzata da Agrinsieme.

Una manifestazione fortemente voluta dal coordinamento tra Confagricoltura, Cia e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, a cui hanno partecipato agricoltori provenienti da tutta la penisola con l’obiettivo comune di chiedere maggiore attenzione per il settore agricolo, valorizzandone adeguatamente il ruolo per la crescita e per l’occupazione del Paese.

Tre i sit-in della protesta, localizzati nei punti nevralgici del “potere romano”: davanti alla Camera dei Deputati, al ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali ed al ministero dell’Economia e delle Finanze, i luoghi della democrazia dove vengono prese le decisioni sul futuro del comparto agricolo.

Una dei temi “caldi” della manifestazione riguarda l’applicazione dell’Imu sui terreni agricoli, una tassa che, nonostante le misure tampone decise nelle ultime settimane, grava in maniera pesante sui fattori di produzione delle imprese già sottoposte a un elevato livello di tassazione. Tra le altre questioni affrontate per sensibilizzare l’opinione pubblica e i rappresentanti delle istituzioni i ritardi della Pac, le complicazioni della burocrazia, le difficoltà economiche di tutti i settori produttivi e la concorrenza commerciale sleale di altri Paesi che producono in condizioni diverse da quelle a cui sono sottoposte le aziende italiane.

Le dieci tematiche sotto i riflettori:

  1. Superare la “questione fiscale” evitando vicende paradossali inaccettabili come quella dell’IMU.
  2. Accelerare l’applicazione della riforma della PAC. Esentare dalle penalità per il non rispetto del “greening”.
  3. Approvare rapidamente i PSR e partire quanto prima con i bandi.
  4. Intervenire sui gap strutturali che minano la redditività agricola, inferiore al 2005.
  5. Definire rapidamente le forme dell’organizzazione economica: le organizzazioni di prodotto e l’interprofessione.
  6. Applicare le normative ambientali e sanitarie tenendo conto delle esigenze delle imprese, dei processi produttivi e della competitività.
  7. Spingere con convinzione sulla diversificazione ed in particolare sulla produzione di energia da fonti rinnovabili.
  8. Puntare sul “lavoro vero” in agricoltura. Con misure specifiche per il settore e riducendo il cuneo fiscale.
  9. Incentivare l’attività agricola come strumento di gestione del territorio per evitare il dissesto.
  10. Intervenire sui mercati in crisi: rilanciare i consumi, l’export e rinsaldare le filiere (comparti in crisi scelti in base alle specificità ed alle sensibilità territoriali: ad es. crisi del lattiero-caseario; ortofrutta; olio di oliva…).

(Nella foto, da sinistra: il direttore della Zona di Alba Mario Viazzi e il direttore della zona di Cuneo Adriano Rosso).

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