Un fronte unito delle organizzazioni agricole per sconfiggere la crisi del latte e la promessa che la mobilitazione continuerà con altri presidi sul territorio se non ci saranno risposte.
E’ quanto emerso dal presidio organizzato ieri da Confagricoltura, con la partecipazione di Cia e Copagri, in via Adige, a Milano, davanti alla sede di Assolatte, l’associazione che raggruppa le industrie di trasformazione del comparto lattiero – caseario. Al presidio è intervenuta anche una delegazione di allevatori piemontesi.
“La situazione è drammatica e fare fronte comune è, in questo momento, una necessità assoluta – ha detto il presidente di Confagricoltura Lombardia Matteo Lasagna.
“Abbiamo distribuito circa cinquemila confezioni di latte ai cittadini milanesi – ha aggiunto Lasagna – accompagnate da un volantino in cui, in maniera semplice e diretta, venivano riassunti i termini della nostra protesta: un prezzo corrisposto agli allevatori nettamente inferiore ai costi di produzione del latte e che corrisponde a circa un quinto del prezzo che i consumatori pagano quando acquistano un litro al latte al supermercato”.
Il presidente Lasagna ha poi incontrato i vertici di Assolatte: “Non ci proponevamo certo di riaprire oggi la trattativa sul prezzo del latte alla stalla: il nostro scopo era quello di riavviare il dialogo con l’associazione degli industriali e anche questo obiettivo si può certo considerare raggiunto. Rimaniamo quindi in attesa, nei prossimi giorni, di proposte concrete e convincenti da parte di Assolatte. Nel caso non dovessero arrivare, siamo pronti a proseguire la nostra mobilitazione con una serie di presidi presso i più importanti caseifici della nostra Regione”.