Come funziona il credito d’imposta per il commercio elettronico di prodotti agricoli

06.11.2015

Possono accedere alla misura le Pmi del comparto agricolo con un fatturato non superiore a 50 milioni annui. Il credito è sulla modernizzazione delle infrastrutture informatiche.

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Il ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha pubblicato la circolare n. 67351/2015 con cui spiega il meccanismo applicativo del credito d’imposta per l’e-commerce di prodotti agricoli.

Sono ammesse all’agevolazione:

  • piccole e medie imprese (Pmi) che producono prodotti agricoli, agroalimentari, della pesca e dell’acquacoltura comprese nella classificazione prevista dal regolamento dell’Unione europea n. 702/2014 ovvero quelle che soddisfano i seguenti parametri:
    • fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro;
    • totale attivo di bilancio non superiore a 43 milioni di euro;
    • occupazione media nell’anno di un numero di dipendenti non superiore a 250.
  • imprese diverse dalle Pmi, indicate con l’acronimo GI, che producono prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura.

Le spese ammesse all’agevolazione sono quelle sostenute per:

  • dotazioni tecnologiche;
  • software;
  • progettazione e implementazione;
  • sviluppo database e sistemi di sicurezza;

pagate esclusivamente attraverso SEPA Credit Transfer, regolarmente fatturate e quietanzate al massimo fino al loro valore di mercato, realizzate, per il primo periodo di imposta, dal 14.03.2015 al 31.12.2015, mentre per i periodi di imposta successivi rilevano le spese sostenute nel corso dell’intero anno precedente a quello di presentazione della domanda. Non sono agevolabili gli investimenti realizzati nel 2014.

Il contributo opera sotto forma di credito d’imposta fino al 40% dei costi sostenuti, per ciascuno dei periodi d’imposta agevolabili, in funzione dell’attività prevalente effettivamente svolta e dichiarata ai fini IVA e delle dimensioni dell’impresa. L’importo del credito d’imposta riconosciuto dopo il controllo di ammissibilità, utilizzabile solo in compensazione, viene indicato dall’impresa nella dichiarazione dei redditi.

Nel caso in cui l’ammontare dei crediti d’imposta, complessivamente spettanti alle imprese per un determinato anno, risulti superiore alle somme stanziate, il credito di imposta da riconoscere a ciascuna impresa è ridotto proporzionalmente in base al rapporto tra l’ammontare dei fondi stanziati e l’importo complessivo del credito spettante.

L’istanza per la concessione delle agevolazioni è presentabile dal 20 al 28 febbraio 2016 dell’anno successivo a quello in cui le spese sono state sostenute. Il decreto di concessione sarà pubblicato sul sito del Mipaaf. La domanda va sottoscritta dal titolare, dal legale rappresentante o dal procuratore speciale dell’impresa, e inviata all’indirizzo pec saq3@pec.politicheagricole.gov.it.

La relativa modulistica è scaricabile al seguente link: https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/9305.

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