Un autunno complesso: la lettera del presidente Guidi su Mondo Agricolo di settembre

14.10.2015

Mario Guidi

Mario Guidi, presidente nazionale Confagricoltura

Riportiamo di seguito la lettera del presidente nazionale di Confagricoltura Mario Guidi pubblicata sul numero di settembre di Mondo Agricolo a pag.3.

Si preannuncia un autunno impegnativo. Pesante per il settore agroalimentare, viste le crescenti difficoltà di alcuni comparti. L’embargo russo, che ha precluso un mercato del valore di 5,5 miliardi di euro, l’andamento negativo dei mercati, l’incerta gestione del post-quote latte e il conseguente crollo dei prezzi, hanno contribuito all’aggravarsi della crisi di settori fondamentali dell’agricoltura italiana.

In seria difficoltà i settori lattiero caseario, suinicolo e quello della carne bovina, danneggiati dal negativo andamento dei mercati e da prezzi all’allevatore non remunerativi. Altrettanto critica la situazione del comparto ortofrutticolo, penalizzato da fattori non prevedibili (l’emergenza Xylella fastidiosa, le temperature anomale di quest’estate, che acuiscono il protrarsi della chiusura del mercato russo).

Per questo eravamo presenti, insieme agli altri agricoltori europei, il 7 settembre a Bruxelles, alla grande manifestazione di protesta indetta dal Copa Cogeca per sollecitare un intervento tempestivo delle istituzioni comunitarie. E un primo intervento, anche se parziale, c’è poi stato: dopo qualche giorno, infatti, la Commissione europea ha proposto lo stanziamento di un pacchetto di solidarietà per gli agricoltori e lo scorso 15 settembre il Consiglio informale dei ministri dell’Agricoltura ha raggiunto un accordo che prevede aiuti per 500 milioni di euro per la zootecnia europea, di cui 28 milioni previsti per l’Italia.
E’ un primo passo, a cui però riteniamo debbano necessariamente seguirne altri. Questo provvedimento da solo non è sufficiente.

Ad appesantire la già difficile situazione dell’agricoltura in Italia ha contribuito anche l’IMU agricola, contro cui per primi abbiamo portato avanti una vera e propria battaglia. Anche su questo fronte registriamo una prima risposta positiva: la dichiarazione del premier di un’imminente abolizione di questa imposta iniqua. Seguiremo con determinazione gli sviluppi affinché alle parole seguano realmente i fatti.

E sarà un autunno nebuloso anche per le politiche interne, per la gestione dell’emergenza migranti, per le riforme che devono essere varate, per il DEF (Documento Economico Finanziario) che a breve dovrà essere presentato e la successiva Legge di Stabilità.

Impegnativo anche per l’Unione Europea per le numerose questioni decisive: l’immigrazione, il consolidamento politico dell’Unione, la crisi economica e i nuovi scenari internazionali necessitano di una strategia politica più incisiva.

Alla luce di queste riflessioni è ancora più evidente l’urgenza di una pianificazione strategica degli interventi, sia sul fronte nazionale (per il settore lattiero caseario abbiamo ottenuto intanto l’apertura presso il Mipaaf di un tavolo paritetico per l’indicizzazione del prezzo del latte), sia – come dicevamo – sul fronte europeo. In questo momento storico siamo consapevoli della sinergia che deve esserci tra Bruxelles e le politiche dei singoli Stati membri e di quanto l’Europa deve essere compatta nelle decisioni. Per dirla con le parole del presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker: «abbiamo bisogno di più Europa nella nostra Unione. Abbiamo bisogno di più unione nella nostra Unione».

Mario Guidi

 

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