Il Parlamento Europeo ha annunciato un’estensione di 12 mesi per l’entrata in vigore del regolamento UE sulla deforestazione, accogliendo le richieste dei partner internazionali che hanno espresso preoccupazioni sul loro stato di preparazione. La nuova scadenza sarà quindi fissata al 30 dicembre 2025 per le grandi imprese e al 30 giugno 2026 per le piccole e microimprese.
È stato approvato giovedì 14 novembre, dal Parlamento Europeo, con 371 voti favorevoli, 240 contrari e 30 astensioni, il rinvio dell’applicazione delle norme del regolamento sulla deforestazione che mirano a garantire che i prodotti venduti in UE non provengano da terreni disboscati.
L’estensione punta a garantire un’attuazione efficace della legge, che mira a ridurre la deforestazione globale attraverso la regolamentazione delle catene di approvvigionamento agricole, anche attraverso una cooperazione rafforzata con i Paesi terzi e un sistema di benchmarking che classificherà i Paesi in base al rischio di deforestazione.
Soddisfazione per il settore primario e della trasformazione agricola: “La gestione attiva e razionale delle risorse boschive è appannaggio degli agricoltori, che da sempre hanno una visione ecosostenibile delle foreste. Ultimamente, però, sono chiamati a rispondere a normative sempre più stringenti che ostacolano le attività imprenditoriali e riducono i tempi in cui è possibile adeguarsi” evidenzia Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte e della Federazione Nazionale di Prodotto Risorse boschive e coltivazioni legnose di Confagricoltura.
Un parere positivo è stato espresso anche dalla filiera del legno: il Regolamento deforestazione, seppur condivisibile nell’obiettivo, infatti, se fosse entrato in vigore a fine 2024 avrebbe provocato un appesantimento burocratico e operativo per i produttori dell’Ue e, in particolare, per gli agricoltori e allevatori italiani anche a causa della possibile interruzione della fornitura di mangimi per le produzioni zootecniche.
Alla luce della radicalizzazione dei cambiamenti climatici e dei fenomeni ad essi correlati (incendi, fitopatie, tempeste di vento, etc.). Confagricoltura Piemonte è impegnata in una campagna di informazione per dimostrare l’inesistenza di contraddizioni tra il garantire una maggiore produzione di legname e raggiungere gli obiettivi di conservazione dell’ambiente e del paesaggio.
“Una gestione forestale sostenibile aiuta a prevenire l’abbandono della terra, gli incendi, a mitigare gli effetti delle tempeste di vento e di altre minacce, quali gli attacchi di parassiti su larga scala, che mettono a repentaglio le formazioni forestali in tutta Europa. Siamo sensibili al tema e ci impegneremo per la salvaguardia del territorio senza dimenticare le filiere ad esso connesse e le economie in grado di generare” conclude il presidente della Federazione piemontese.