Contraffazione alimentare e contrabbando, due fenomeni apparentemente lontani fra loro ma accomunati da un effetto comune: penalizzano, da una parte, il nostro Made in Italy agroalimentare, dall’altra le produzioni nazionali, sottraendo risorse al mercato legale pari a circa 4 miliardi di euro. Senza contare i danni in termini di mancata creazione di posti di lavoro, che fanno rimanere senza stipendio oltre 20 mila famiglie.
Acquistare prodotti contraffatti o di contrabbando significa infatti non solo consumare beni che non corrispondono alle caratteristiche proprie del prodotto genuino e che, quindi, possono essere dannosi per la salute (o più dannosi, nel caso dei prodotti del tabacco), ma anche arrecare un danno economico al Paese (entrate erariali e posti di lavoro) e al sistema produttivo in generale. Questo il focus del convegno sulla difesa della filiera agroalimentare italiana promosso da Confagricoltura e Fondazione Open, che si è svolto martedì 8 settembre 2015 nell’ambito di Expo Milano 2015 al quale hanno preso parte, tra gli altri, numerosi dirigenti delle Unioni Agricoltori del Piemonte.
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