Si è tenuto venerdì 28 giugno un incontro con la Regione Piemonte per il problema della moria del Kiwi. Nel corso della riunione si è approfondita l’applicazione dell’art. 3 del D.L. 63/2024. Il c.d. “Decreto agricoltura”, e delle conseguenze operative per le Regioni.
Presente per Confagricoltura Piemonte il responsabile area ambiente/formazione Marco Boggetti.
L’art. 3 (Misure urgenti per le produzioni di kiwi) si compone di diverse misure di intervento per diversi comparti con specifici stanziamenti di risorse.
Per quanto riguarda il Kiwi, in molti territori di produzione il diffondersi di una fitopatia (Moria del kiwi), causata da una serie concomitante di cause tuttora non chiaramente individuate, sta mettendo fortemente in crisi il settore. Il provvedimento adottato interviene a favore delle imprese agricole che nel 2023 siano state interessate dalla fitopatia, consentendo ad esse la possibilità di accedere alle misure compensative sostenute dal Fondo di Solidarietà Nazionale, accesso finora precluso in base alle regole del funzionamento del fondo stesso.
A questo fine la norma introduce una deroga a quanto attualmente previsto dall’articolo 5 del Decreto Legislativo n. 102/2004 che allo stato attuale impedirebbe questa possibilità in quanto esclude dai benefici del Fondo di Solidarietà Nazionale colture e fitopatologie che, come il kiwi e la moria, sono incluse nel Piano Assicurativo Nazionale. La deroga era stata sostenuta e richiesta da Confagricoltura al fine di rendere praticabile anche questa opportunità per le imprese colpite dall’emergenza che in molti areali di produzione, come la provincia di Latina, nell’ultimo anno ha portato ad una crescita importante degli espianti.
La dotazione finanziaria per le misure compensative previste dal Fondo è stata fissata in 2 milioni di euro per l’anno 2024.
Entro 60 giorni dalla pubblicazione del provvedimento (cioè, entro il 15 luglio prossimo) le Regioni interessate devono procedere alla delimitazione delle aree colpite per le quali si chiede il riconoscimento dello stato di calamità e l’attivazione delle misure del Fondo. I fondi verranno poi assegnati alle Regioni in base al numero di domande presentate.
Poiché per l’anno 2023 non ci sono state particolari segnalazioni di danni, la Regione intende quindi definire la perimetrazione delle aree interessate basandosi essenzialmente su tre elementi:
- Numero e consistenza delle domande ammesse a finanziamento da Agea ai sensi dell’art.1, comma 129 della Legge 30 dicembre 2020 n. 178, recanti criteri e modalità di utilizzazione del “Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura” per il sostegno della filiera frutticola della pera e del kiwi per l’anno 2023, che per il Piemonte ammontano a più di 900 ettari;
- Relazione sull’andamento meteo-climatico del 2023, che metterà in risalto il ruolo che hanno avuto la siccità e le alte temperature sull’aggravarsi della moria;
- Relazione fitopatologica di Agrion che illustrerà la diffusione e la gravità della malattia sul territorio piemontese.
L’obiettivo è quello di perimetrare l’area più ampia possibile, in modo da dare alle aziende interessate la possibilità di presentare domanda di aiuto secondo i criteri e le modalità che verranno definiti da un apposito decreto ministeriale.