Lunedì 7 settembre una delegazione di Confagricoltura e di Cia, Coldiretti e Cosplat partirà dalla Granda con destinazione Bruxelles per fare pressione sui ministri dell’Agricoltura dei Paesi Ue che si incontreranno proprio quel giorno nella capitale belga. Qui, altri agricoltori arriveranno da tutta Europa, ma alla manifestazione è autorizzata una presenza massima di 2.000 persone. In maggioranza, saranno produttori ortofrutticoli e zootecnici, quelli del latte in testa, spaventati dalla totale liberalizzazione che il commissario europeo all’Agricoltura, l’irlandese Phil Hogan, pare voler perseguire.
«Finite le quote latte, un controllo sulla produzione sarà comunque necessario perché il comparto è in forte difficoltà – commenta Roberto Abellonio, direttore di Confagricoltura Cuneo, sull’edizione cuneese de La Stampa del 2 settembre 2015 -. Per la frutta, si è rivelata insufficiente la compensazione ai produttori colpiti dall’embargo russo, mentre per la carne, ogni nazione ha politiche che generano conflitti con le altre: l’Europa deve studiare soluzioni unitarie».
Tutti i sindacati agricoli denunciano costi di produzione superiori ai prezzi di vendita. «Specie per controlli e limitazioni che gravano maggiormente sui produttori italiani – fa eco Igor Varrone, direttore Cia -, generando spese maggiori».