Il 2 maggio 2024 è stata convocata una riunione tecnica presso il Masaf – Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, al fine di condividere le modifiche da apportare al Piano strategico della PAC, anche a seguito dell’approvazione del Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio che modifica i Regolamenti (UE) n. 2021/2115 e n. 2021/2116.
Di seguito le principali indicazioni emerse nel corso dell’incontro:
– il Ministero ha innanzitutto annunciato che intende applicare sin dal 2024, quindi retroattivamente a partire dal 1° gennaio 2024, tutte le modifiche di semplificazione introdotte dal Regolamento del Parlamento e del Consiglio che sarà pubblicato intorno alla metà di maggio.
A partire, quindi, dalla domanda di quest’anno:
▪ saranno apportati gli elementi di flessibilità, previsti dal sopracitato Regolamento, in merito all’applicazione delle norme di condizionalità;
▪ in particolare, per la BCAA 7 (rotazione) sarà prevista la possibilità di assolvere gli impegni della norma oltre che con l’attuale rotazione delle colture, anche con la diversificazione colturale;
▪ sarà istituito da subito l’ecoschema specifico, previsto dal Regolamento, che offre sostegno agli agricoltori per il mantenimento di una parte dei seminativi in stato non produttivo o per la creazione di nuovi elementi caratteristici del paesaggio. La costituzione di tale specifico ecoschema consente, come noto, di limitare già da quest’anno l’applicazione della BCAA 8 al solo obbligo di mantenimento degli elementi caratteristici del paesaggio esistenti e non applicare, quindi, l’obbligo del 4% di superfici a seminativi improduttive.
▪ dal 2024, la modifica dell’ecoschema 1 sulla riduzione degli antibiotici sostituendo la “mediana” – che ha effetti distorsivi – con una soglia, calcolata annualmente sulla base dell’antibiotico utilizzato negli allevamenti ma ponderandolo per il numero di capi. L’IZSLER ipotizza di stabilire tali “soglie” (non sarebbero più corrispondenti alle attuali “mediane”) su base nazionale e per categoria di animale a premio; è tuttora in discussione se sarebbe preferibile un livello territoriale più di dettaglio.
Sempre nel 2024 sarebbe allo studio la possibilità di applicare l’Ecoschema 1.2 unicamente alle aree montane, forse anche quelle svantaggiate. Tuttavia, si tratta di un’ipotesi che deve essere vagliata anche dalla Commissione europea che potrebbe anche non accettare questa rivisitazione dell’ecoschema senza una modifica del Piano strategico;
▪ verrà previsto per il 2025 la riduzione del periodo di verifica dei capi dall’intero anno solare al periodo che va dal 1° gennaio al 30 settembre come richiesto da Agea.
Confagricoltura ha ribadito alcune importanti proposte di semplificazione della PAC, estrapolate dal documento più ampio di proposte inviato a fine febbraio scorso. Tra queste: le proposte di modifica degli ecoschemi, la richiesta di derogare – per gli interventi ACA – alla titolarità della conduzione dei terreni prevista dal primo gennaio di ciascun anno; una moratoria generalizzata per il 2024 delle sanzioni per condizionalità, per le violazioni nell’ambito degli impegni di ecoschemi e di misure agro-climatico ambientali.
Nel valutare positivamente l’approccio di implementare da subito tutti i miglioramenti della normativa comunitaria, Confagricoltura ha comunque ribadito in riunione che è necessario che l’amministrazione fornisca quanto prima un’indicazione chiara alle imprese agricole dell’insieme delle novità che si stanno delineando per la campagna in corso e per quelle future, dal momento che si sta intervenendo per modificare significative disposizioni che saranno note solo a ridosso del termine della presentazione delle domande; con una tempistica che, nonostante la proroga del termine di presentazione sino al primo luglio prossimo sia praticamente già acquisita, appare comunque stringente.