Via libera del Parlamento europeo alla proposta sulle Nuove tecniche genomiche

15.02.2024

 

Genetica

Mercoledì 7 febbraio, durante la sessione plenaria di Strasburgo, il Parlamento europeo ha approvato il regolamento relativo alle piante ottenute mediante alcune nuove tecniche genomiche.

Il voto degli europarlamentari conferma l’ambito di applicazione del regolamento a tutte le colture e la suddivisione delle piante NGT in due diverse categorie, NGT-1 e NGT-2, come proposto dalla Commissione europea e adottato al livello della Commissione per l’Ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare. Per quanto riguarda le disposizioni sull’etichettatura, il mandato adottato dai parlamentari europei prevede di riportare sui prodotti delle piante NGT-1 “Nuove tecniche genomiche”, mentre per i prodotti delle piante NGT-2 la dicitura “geneticamente modificato”.

Per il momento, il Parlamento europeo esclude dalla brevettabilità le piante NGT e il materiale riproduttivo vegetale e esclude l’utilizzo delle NGT al settore biologico.

In vista del voto, Confagricoltura ha preso contatti con gli eurodeputati per richiedere di adottare la proposta, ribadendo l’importanza di tali strumenti per fornire agli agricoltori strumenti utili e necessari per conseguire il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità alimentare, ambientale ed economica, mantenendo al contempo la capacità produttiva. In tal senso, Confagricoltura ha trasmesso agli eurodeputati una proposta di lista di voto e lettere di sensibilizzazione.

Per la Confederazione il via libera dell’Eurocamera alle NGT è una conferma della validità delle posizioni da sempre sostenute a favore della scienza e della ricerca: il voto in plenaria riconosce l’importanza di fornire agli agricoltori gli strumenti necessari per garantire la capacità produttiva e conseguire gli obiettivi di sostenibilità.

Le NGT, infatti, sono in grado di assicurare un fondamentale contributo per contrastare le conseguenze del cambiamento climatico – sottolinea Confagricoltura -:  consentono di salvaguardare il potenziale produttivo, limitando allo stesso tempo la pressione sulle risorse naturali e il ricorso alla chimica.

Confagricoltura confida ora in un’azione diplomatica del ministro Lollobrigida nell’ambito del Consiglio Agricoltura UE per arrivare all’approvazione prima della scadenza dell’attuale legislatura. 

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