Parchi, approvata la nuova legge regionale

29.07.2015

Monviso

Ieri il Consiglio regionale ha approvato la nuova legge sul riordino dei parchi che modifica il testo unico numero 19 del 2009. Gli enti parco passano da 14 a 12 (nella precedente legislatura erano stati più che dimezzati). Questo l’elenco aggiornato:

  • Ente di gestione delle aree protette del Monviso, al cui interno nascerà il nuovo Parco naturale del Monviso (La valenza naturalistica, turistica e paesaggistica dei territori montani che si sviluppano intorno alla montagna simbolo del Piemonte, ampiamente riconosciuta con la recente attribuzione del “MaB Unesco” e con l’identificazione del sito della Rete Natura 2000 Gruppo del Monviso e Bosco dell’Alevè”, hanno spinto ad un’implementazione della superficie tutelata, precedentemente ridotta alla sola Riserva di Pian del Re e a pochi brevi tratti fluviali del Po cuneese protetti nei pressi delle confluenze. I confini vengono estesi anche in Val Varaita, riguardando aree in gran parte già tutelate dalle direttive comunitarie Habitat e Uccelli o con vincoli venatori, andando a costituire una nuova area protetta denominata Parco naturale del Monviso);
  • Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Marittime, che unisce le aree in precedenza gestite dal Parco naturale delle Alpi Marittime e dal Parco naturale del Marguareis, caratterizzate da prevalente morfologia montana e hanno problematiche territoriali simili anche per gli aspetti di collaborazione transfrontaliera;
  • Ente di gestione delle aree protette del Po torinese;
  • Ente di gestione delle aree protette dei Parchi reali, che comprenderò le zone in precedenza affidate all’Ente di gestione delle aree protette dell’Area metropolitana di Torino;
  • Ente di gestione delle aree protette del Po vercellese-alessandrino;
  • Ente di gestione delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore, che assorbirà anche la gestione delle aree in precedenza affidate all’Ente di gestione delle Riserve pedemontane e delle Terre d’acqua e dei parchi naturali del Biellese e del Novarese;
  • Ente di gestione delle aree protette dell’Ossola;
  • Ente di gestione delle aree protette dell’Appennino piemontese, che comprenderà il territorio in precedenza affidato al Parco naturale delle Capanne di Marcarolo;
  • Ente di gestione del Parco Paleontologico astigiano;
  • Ente di gestione delle aree protette della Valsesia;
  • Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie;
  • Ente di gestione dei Sacri monti.

Gli enti gestori possono, d’intesa con la Comunità del parco, introdurre biglietti di ingresso per l’intera area protetta o solo una parte, oppure introdurre tariffe per servizi erogati.

Le risorse derivanti saranno prioritariamente destinate ad attività di promozione territoriale e incremento occupazionale dei residenti all’interno dei Comuni dell’area protetta. I Consigli potranno avere da 4 a 8 membri a seconda del numero dei comuni che insistono nell’area protetta. La Regione deve ora nominare i presidenti e i nuovi consigli che sostituiranno gli attuali commissari.

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