Consegnati gli “Aratri d’oro” a quattro allevatori della provincia di Cuneo

12.07.2015

 Al termine dell’assemblea annuale della Confagricoltura di Cuneo, svoltasi sabato 11 luglio nella splendida cornice de ‘La Storta Resort’, sono stati consegnati gli “Aratri d’oro 2015”, riconoscimenti annuali che l’organizzazione professionale attribuisce ad agricoltori suoi associati che si siano particolarmente distinti nella loro attività, a quattro allevatori cuneesi: Serafino Allerino (Canale), Mario Dogliani (Rocca de’ Baldi), Giuseppe Mellano (Savigliano) e Remo Tortone (Villafalletto). Di ciascuno riportiamo una breve scheda biografica.

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Da sinistra: Mario Viazzi, Allerino Serafino, Oreste Massimino e Roberto Abellonio.

 

Serafino Allerino (Canale)

Serafino Allerino nasce a Canale nel 1936. Figlio di coltivatori diretti fin da bambino dimostra un particolare attaccamento alla terra e appena terminata la scuola dell’obbligo inizia a collaborare con il padre e gli zii nella conduzione dell’azienda di famiglia. Nel 1962 sposa Maria Teresa, da cui ha quattro figli: Giuseppina, Giorgio, Marco e Riccardo. Nel 1983, con il supporto di genitori, moglie e figli, decide di dare una svolta importante all’attività. Costruisce una nuova stalla fuori paese con capi di razza Piemontese e Garronese. La vecchia cantina in centro paese viene ampliata e ammodernata, raggiungendo una capienza di 1.400 ettolitri. Qui si producono vini pregiati del Roero: Roero Arneis, Langa Favorita, Langhe Dolcetto, Nebbiolo d’Alba, con un mercato che raggiunge clienti in tutta Italia. Oggi l’azienda, denominata “Azienda Agricola Margherita”, comprende 30 ettari di terreno nei comuni di Castagnito, Castellinaldo e Guarene. Per anni Serafino Allario si è occupato di politica e di amministrazione locale, è stato consigliere counale, assessore e, per tre legislature, vicesindaco di Castagnito. Da oltre 20 anni fa parte del Consiglio di Confagricoltura Cuneo e ha più volte ricoperto a livello provinciale e regionale l’incarico di presidente del Sindacato dell’Impresa Famigliare Diretta Coltivatrice. Negli anni ha rappresentato Confagricoltura nella Commissione comunale Agricoltura di Castagnito.

Da sinistra: Mario Dogliani, Valter Roattino e Oreste Massimino

Da sinistra: Mario Dogliani, Valter Roattino e Oreste Massimino

Mario Dogliani (Rocca de’ Baldi)

Mario Dogliani nasce a Bene Vagienna nel 1940. Già da bambino affianca i genitori e il fratello nella conduzione a mezzadria della Cascina Moia a Bene Vagienna. Nel 1942 la famiglia di trasferisce nella Cascina Medica di Carrù: 60 giornate piemontesi con 50 capi bovini. Alla ricerca di un’azienda più grande, nel 1964 è Mario e il fratello Giuseppe affittano dalla Curia la Cascina Chiesa in località Carleveri di Rocca de’ Baldi: 70 giornate piemontesi con un allevamento di circa 250 capi di razza Piemontese. Nello stesso anno Mario sposa Annamaria, dalla quale ha tre figli: Elio, Renato e Fabrizio. Nel 1980 realizza un complesso moderno con una nuova stalla; negli anni l’azienda continua a espandersi, aumentando il numero di vitelli da ingrasso allevati e la superficie coltivata.

Da sinistra: Giuseppe Mellano, Marco Bruna e

Da sinistra: Giuseppe Mellano, Marco Bruna e Ezio Veggia.

Giuseppe Mellano (Savigliano)

Giuseppe Mellano nasce a Savigliano nel 1942. La famiglia, da sempre residente a Savigliano, conduce la cascina Favà, 30 ettari di terreni e un allevamento di capi di razza Piemontese. Nel 1975 l’azienda passa nelle mani di Giuseppe e della moglie Anna Maria Chiavassa, sposata nel 1971 e da cui ha tre figli: i gemelli Roberto e Daniela, e Claudia. Negli anni l’azienda continua ad ammodernarsi e crescere di dimensioni. Nel 2001 è il figlio Roberto a prendere in mano l’attività e, grazie al prezioso supporto del padre Giuseppe e alla sua grande esperienza, l’azienda continua a svilupparsi. Vengono aumentati il numero di animali di razza Piemontese allevati e la superficie coltivata; oggi l’azienda Mellano alleva circa 200 capi di Piemontese e coltiva 130 giornate in pianura e circa 300 in alpeggio. Da 50 anni è associato all’Unione Provinciale Agricoltori.

Da sinistra: Remo Tortone, Oreste Massimino e Adriano Rosso.

Da sinistra: Remo Tortone, Oreste Massimino e Adriano Rosso.

Remo Tortone (Villafalletto)

Remo Tortone nasce a Savigliano nel 1944. Agli inizi degli anni ’60 la sua famiglia acquista un podere a Monsola. Nel 1963 la conduzione passa al giovane Remo e l’azienda che inizialmente comprendeva 5 ettari di terreno, 25 vacche e alcune scrofe, cresce e si espande. Nel 1967 si sposa con Giuseppina Perotti che lo affianca nel lavoro coadiuvata dai figli Sergio e Marco. Dagli anni ’70 l’azienda subisce un notevole ampliamento: raddoppia la superficie e la consistenza dell’allevamento, produce latte, bovini piemontesi da macello e frutta. Alla fine degli anni ’90 l’azienda aumenta la superficie investita a frutteto e converte la produzione in soli bovini Piemontesi, i capi, più di cento, sono destinati alla produzione esclusiva di carne con marchio di qualità. Nei primi anni 2000 Remo cede il testimone ai figli che diventano titolari e conducono con il papà un’efficiente e moderna realtà aziendale. Nonostante il lavoro nell’attività di famiglia, Remo è da sempre attivo nella vita sindacale, ricoprendo numerose cariche in rappresentanza dell’associazione e della categoria: presidente provinciale e vicepresidente del Sindacato Nazionale Pensionati di Confagricoltura. È stato consigliere dell’associazione AgriPiemonteLatte e AgriPiemonteCarne, di Condifesa e dell’Anaborapi.

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