Sviluppo rurale: 55 milioni di euro per interventi irrigui in Piemonte

23.02.2023

impianto-di-irrigazione

Il Piemonte potrà contare nel prossimo quinquennio su un programma di investimenti rivolto all’irrigazione in agricoltura con una dotazione finanziaria di 55 milioni di euro.

Infatti, nel corso del Tavolo istituzionale per la bonifica e l’irrigazione, convocato in questi giorni dall’Assessorato agricoltura della Regione Piemonte, è stata presentata una serie di interventi, contenuti nel Complemento allo sviluppo rurale del Piemonte 2023-2027 approvato il 20 febbraio scorso dall’Esecutivo piemontese, che sono  finalizzati a sostenere i Consorzi irrigui e di bonifica regionali, oltre che le aziende agricole.

  • 12 milioni di euro di aiuti in conto capitale sulla misura Investimenti irrigui finalizzati all’ammodernamento di un impianto esistente;
  • 12 milioni di euro ai Consorzi irrigui per il miglioramento delle infrastrutture irrigue esistenti e per la creazione di nuove che comportino l’aumento della superficie irrigata;
  • 10 milioni di euro ai Consorzi che investono in infrastrutture irrigue ponendo particolare attenzione alla loro sostenibilità ambientale;
  • 21 milioni per impegni specifici per le risaie allo scopo di favorire l’accumulo stagionale di acqua.

Inoltre, la Regione Piemonte ha a disposizione ulteriori 1,8 milioni di euro di fondi europei, stanziati sul Programma di ricerca Horizon 2020, da finalizzare all’innovazione in materia di adattamento alla riduzione della disponibilità idrica per scopi irrigui agricoli nelle risaie e nelle aree cuneesi.

“Auspichiamo che le azioni previste dalla Regione, da attivare al più presto – commenta Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte – possano dare un efficace contributo nella direzione del contrasto al sempre più frequente problema della siccità, in conseguenza del quale si registrano seri danni alle produzioni. L’ottimizzazione nell’uso della risorsa idrica da parte delle aziende agricole, aspetto per il quale lo Sviluppo rurale prevede ulteriori fondi, il miglioramento della rete idrica allo scopo di ridurre le dispersioni, insieme alla possibilità concessa agli agricoltori di realizzare strutture di stoccaggio, costituiscono un’opportunità interessante che tutti i soggetti interessati devono saper cogliere allo scopo di alleviare le conseguenze determinate da una sempre più ridotta disponibilità di acqua irrigua”.

IL COMITATO DELLE REGIONI SI ESPRIME SU AGRICOLTURA A BASSE EMISSIONI DI CARBONIO 

Il Comitato europeo delle regioni (CdR) ha pubblicato un parere, presentato nel corso della sua 153° sessione plenaria, dal titolo “Strategie di adattamento regionale per un’agricoltura a basse emissioni di carbonio” con lo scopo di chiedere alle Autorità locali e nazionali di sostenere lo sviluppo di progetti adeguati alle esigenze dei territori.

Il relatore del CdR, Loig Chesnais-Girard, ha sottolineato l’importanza dell’alimentazione dei cittadini europei, chiedendo alla Commissione di essere coerente con la Pac.

Il CdR ritiene che sia più opportuno un approccio basato su pratiche riconosciute per aumentare e mantenere il contenuto di carbonio nei suoli, contribuendo alla protezione della biodiversità e chiedendo un maggiore sostegno alla riduzione complessiva dei gas serra (non concentrandosi quindi solo sul carbonio).

I leader regionali hanno avuto modo di confrontarsi con il Vicesegretario generale dell’ONU, Amina J. Mohammed, sottolineando che le crisi attuali devono servire ad un cambiamento atto al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU entro il 2030.

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