Su richiesta di Confagricoltura Piemonte e delle altre Organizzazioni agricole, il bando Psr – operazione 5.1.1 sul miglioramento della biosicurezza negli allevamenti suinicoli è stato prorogato di due mesi.
Gli allevatori con almeno 10 UBA hanno quindi tempo fino al 31 marzo prossimo per presentare domanda di contributo ai fini di effettuare interventi volti a contrastare la diffusione della Peste suina africana (Psa), evitando il più possibile il contatto con il virus.
Gli investimenti finanziabili all’80% della spesa sostenuta sono:
- installazione di recinzioni a prova di bestiame attorno ai locali in cui sono detenuti i suini e agli edifici in cui sono stoccati mangimi e lettiere;
- adeguamento a criteri di biosicurezza rafforzata delle zone filtro all’ingresso delle strutture di allevamento, dei varchi carrabili di accesso, delle aree di carico degli animali e delle piazzole di disinfezione dei mezzi;
- realizzazione di box di quarantena per i capi di nuova introduzione;
- acquisto di strumenti per la pulizia e la disinfezione dei locali e delle attrezzature zootecniche;
- acquisto di cartellonistica, ad uso interno ed esterno, che illustri le norme di biosicurezza in allevamento;
- acquisto di attrezzature per lo stoccaggio sicuro degli animali morti e degli altri sottoprodotti di origine animale in attesa di smaltimento.
E’ stato fissato un massimale di 100 mila euro di contributo per ciascuna domanda.
Sono anche finanziabili le spese già sostenute dalle imprese nel periodo che va dal 7 gennaio (data di notifica della presenza della Psa in Piemonte) fino alla presentazione dell’istanza di adesione al bando.
Viene data priorità agli allevamenti in ambiente confinato e agli allevamenti localizzati nelle zone di restrizione II (c.d. area infetta) e I (c.d. area di sorveglianza).