Su proposta dell’assessore all’agricoltura e cibo Marco Protopapa, la Giunta regionale ha istituito gli elenchi regionali dei vigneti eroici e storici del Piemonte con l’intento di offrire un riconoscimento istituzionale alla viticoltura di montagna e a quella praticata su terreni impervi, attività che contribuisce a rendere unici molti paesaggi collinari e da cui nascono vini rari e di qualità.
Saranno gli stessi produttori vitivinicoli a dover chiedere all’assessorato all’agricoltura il riconoscimento e l’iscrizione nell’elenco pertinente dei vigneti eroici o dei vigneti storici.
Per quanto riguarda i primi le superfici vitate devono possedere almeno uno dei seguenti requisiti: pendenza media del terreno superiore al 30%, altitudine media superiore ai 500 metri sul livello del mare (ad esclusione dei vigneti situati su altopiani), sistemazione degli impianti viticoli su terrazze e gradoni.
Sono invece da annoverare tra i vigneti storici quelli già presenti in una determinata area prima del 1960 e che utilizzano forme di allevamento tradizionali legate al luogo di produzione (guyot, pergola, maggiorino, etc.).
In carenza di quest’ultimo requisito, verrà valutata la sistemazione del terreno agricolo, che deve essere storica o di particolare pregio paesaggistico (per esempio il terrazzamento).
Sono considerate storiche anche le superfici vitate ante 1960 che ricadono all’interno del sito Unesco “Langhe-Roero e Monferrato”.
Un vigneto può essere contemporaneamente “storico” ed “eroico” e quindi essere inserito in entrambi gli elenchi.