Assicurazioni: “Aziende chiamate a versare somme ingenti per il ritardo dei contributi”

25.06.2015

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Confagricoltura Cuneo esprime forte preoccupazione per il ritardo dei contributi assicurativi del 2014. Gli agricoltori che hanno stipulato un’assicurazione contro le calamità naturali per la campagna relativa allo scorso anno  anno infatti rimborsi più magri del previsto. Una circolare dell’organismo pagatore Agea ha chiarito che per mancanza della quota di finanziamento nazionale da aggiungere a quella europea, gli agricoltori riceveranno solo il 43%. La parte restante sarà erogata entro fine anno.

“I nostri agricoltori che si erano assicurati contro le calamità naturali si trovano oggi a dover fare i conti con una grave mancata copertura dei costi – afferma il direttore della Confagricoltura Cuneo, Roberto Abellonio –. C’è preoccupazione, perché ancora una volta, e senza preavviso, vengono a mancare risorse attese che potevano dare un po’ di respiro alle aziende in carenza di liquidità. Spiace constatare, inoltre, come anche in questo caso siano state cambiate le regole in corso d’opera, privando così gli imprenditori agricoli di certezze importanti per poter programmare al meglio il loro sviluppo aziendale”.

La situazione, infatti, rischia di essere insostenibile: da un lato già da alcuni anni c’è stata una forte riduzione degli stanziamenti nazionali a sostegno del piano assicurativo. Dall’altro è stato promosso anche dalle Amministrazioni l’ampliamento del ricorso a questo strumento, giustificato peraltro dai gravi problemi che hanno caratterizzato le produzioni agricole in questi anni, anche per il cambiamento climatico e per la maggiore frequenza di eventi meteorologici estremi che hanno compromesso i raccolti.

“Ci sono aziende che dovranno versare cifre elevate per coprire la quota restante – prosegue Abellonio -. Vedersi privati da un giorno all’altro di una parte importante del contributo e dover far fronte di tasca propria al mancato introito è ingiustificabile. Già l’anno scorso il contributo era stato versato nella misura del 59% per poi procedere in un secondo momento a sanare il restante 6%”.

Sulla vicenda ha preso posizione anche Agrinsieme, il coordinamento tra Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari che ha invitato il Governo ad intervenire con estrema urgenza per individuare gli strumenti finanziari più opportuni per garantire il pagamento completo agli agricoltori. “Il 2014 – si legge in una nota del coordinamento – è stato un anno molto difficile per le imprese agricole che oltre alle calamità naturali hanno subìto le conseguenze della crisi economica, la riduzione dei consumi, gli squilibri nelle relazioni di filiera fino alle conseguenze di situazioni geopolitiche internazionali come l’embargo russo. Non è tollerabile che i redditi agricoli debbano essere ulteriormente penalizzati anche per la sottrazione di finanziamenti pubblici consolidati e sempre fortemente pubblicizzati. È opportuno sottolineare che, relativamente al 2013, il contributo pubblico per le spese assicurative era pari all’80%; è assurdo che quest’anno non si riesca a garantire il 65%. Ci auguriamo infine che il Ministero predisponga tutte le misure necessarie per evitare nel prossimo periodo di programmazione – 2015/2020 – il ripetersi di queste inaccettabili situazioni”.

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