Export Pmi: al via i voucher per l’internazionalizzazione

22.06.2015

internazionalizzazione

Scatta l’operazione voucher (contributi a fondo perduto) per le micro, piccole e medie imprese e le reti di imprese che intendono dotarsi di Temporary Export Manager per accedere o consolidare la loro presenza nei mercati internazionali.

L’intervento è previsto da un decreto del Ministero dello Sviluppo economico pubblicato il 19 giugno sulla Gazzetta Ufficiale. Lo stanziamento complessivo di 19 milioni di euro per l’operazione voucher si inquadra nel Piano Straordinario per il Made in Italy.

La misura si articolerà in due bandi. Il primo, che prevede la concessione di voucher di 10mila euro a fronte di una quota di cofinanziamento da parte dell’impresa beneficiaria di almeno 3mila euro, sarà pubblicato la prossima settimana e avrà una dotazione di 10 milioni. Per garantire l’ efficacia dell’intervento, le società che intendono fornire gli export manager alle PMI devono iscriversi in un apposito elenco tenuto dal Ministero dello sviluppo economico presentando domanda entro il 20 luglio prossimo. Sul sito internet del ministero sono disponibili tutte le informazioni e la normativa di riferimento.

Nel secondo bando, il valore del voucher rimarrà invariato per le imprese che presentano per la prima volta la domanda di partecipazione. Invece l’entità del finanziamento a fondo perduto varierà per le imprese ammesse al primo bando che intendono fare nuovamente ricorso all’agevolazione, prevedendo un voucher di Euro 8.000 e una quota di cofinanziamento da parte dell’impresa beneficiaria di almeno Euro 5.000.

Beneficiari: micro, piccole e medie imprese costruite in forma di società di capitali, anche in forma di cooperativa, e le reti di impresa tra PMI, che abbiano conseguito un fatturato minimo di 500mila euro in almeno uno degli esercizi dell’ultimo triennio. Tale vincolo non sussiste nel caso si start up iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese.

Per saperne di più: leggi la scheda informativa disponibile sul sito del Mise.

 

Facebooktwitterpinterestmail