Strategia Forestale Nazionale: valorizzare le aree boschive e la filiera del legno anche nella nostra Regione

11.05.2022

pianta che cresce tra le radici di un albero in mezzo al bosco

Il direttore di Confagricoltura Piemonte, Ercole Zuccaro, scrive una lettera alla Regione nella quale espone le sue considerazioni in merito alla Strategia Forestale Nazionale.

“Con la presente desideriamo sottolineare come la Strategia Forestale Nazionale (SFN), entrata in vigore il 9 febbraio scorso, costituisca un’importante occasione per valorizzare le aree boschive e la filiera del legno anche nella nostra Regione, che conta su una superficie di quasi un milione di ettari (dati Carta forestale del 2016).

La Strategia Forestale Nazionale, infatti,si pone come strumento operativo del Testo Unico delle Foreste e delle Filiere Forestali (TUFF) al fine di attuarne i principi in tema di programmazione e pianificazione, con una visione lungimirante, sia in relazione alla durata ventennale, sia agli obiettivi programmatici indicati: valorizzare la gestione forestale sostenibile e il ruolo multifunzionale delle foreste, migliorare l’efficienza nell’impiego delle risorse forestali sostenendo la bioeconomia (filiera foresta – legno), nonché sviluppare una conoscenza multidisciplinare e una responsabilità globale nella tutela delle foreste, attraverso attività di ricerca, di assistenza tecnica, di formazione professionale e di promozione dei prodotti forestali.

Per perseguire al meglio questi obiettivi, già con la Legge di bilancio 2022, è stato previsto un fondo dedicato con uno stanziamento di 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023 e di 40 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2032; finanziamenti ingenti e prolungati nel tempo che saranno assegnati alle Regioni per attuare le azioni operative previste dalla Strategia Nazionale attraverso i singoli Programmi Forestali Regionali.

A questo proposito siamo a conoscenza del fatto che alcune Regioni hanno già avviato le consultazioni con gli stakeholder relativamente alle modalità di ripartizione del fondo di attuazione della strategia forestale. Auspichiamo quindi che anche codesta Regione voglia al più presto intraprendere un percorso di concertazione analogo, con un coinvolgimento esteso e proattivo dei portatori di interesse.

Nel merito, come Confagricoltura Piemonte, organizzazione che rappresenta anche i proprietari forestali, riteniamo di sottoporre alla Vostra attenzione alcune misure, già contenute nella Strategia Forestale Nazionale, che andrebbero precipuamente attuate nell’ottica di aumentare la competitività delle filiere forestali e di garantire un’equa remunerazione e redditività alle aziende forestali.

Tali misure – che ovviamente dovranno poi essere contestualizzate rispetto alle diverse esigenze territoriali – rappresentano un’opportunità che il comparto forestale non deve assolutamente perdere se si vuole garantire una gestione vitale dei territori e il non abbandono delle aree più interne del Paese, sostenere la transizione ecologica e, al contempo, sviluppare una vera e propria filiera della bioeconomia forestale.

Tra gli interventi principali da avviare rientrano sicuramente quelli afferenti all’azione operativa A.1 con l’importante obiettivo di aumentare le superfici forestali sottoposte a pianificazione, poiché vi è la necessità, non più procrastinabile, di aumentare le utilizzazioni forestali delle aree boschive nazionali, tramite una razionale pianificazione forestale aziendale e di area vasta.

In quest’ambito riteniamo, altresì, necessario incentivare politiche di aggregazione delle proprietà forestali, attraverso accordi o patti che favoriscano la costituzione di consorzi e reti di imprese e che possano al contempo sostenere processi di certificazione delle filiere.

Per ciò che riguarda l’azione operativa A.2, chiediamo che si definiscano quanto prima meccanismi, accordi e incentivi premiali, nell’ambito del riconoscimento delle esternalità positive dei servizi ecosistemici forniti dai nostri boschi, in modo tale da incentivare il ruolo multifunzionale delle foreste a supporto della mitigazione del cambiamento climatico.

Relativamente all’azione operativa B.1, inerente la gestione forestale sostenibile, condividendone largamente gli obiettivi generali, vorremmo sottolineare l’importanza della sotto azione B.1.1.e) e quindi di avviare concretamente piani di sostegno per migliorare l’accessibilità delle aree boschive, snellendo il più possibile le procedure e le autorizzazioni per i proprietari singoli o associati, al fine di agevolare lo svolgimento delle utilizzazioni forestali.

Sempre nell’ambito dell’obiettivo B, crediamo sia indispensabile sostenere le sotto azioni B.3.1 – B.3.2 – B.3.3, valorizzando, qualificando e sostenendo le filiere produttive delle risorse forestali nazionali, in primis quella energetica, anche e soprattutto alla luce del mutato quadro geopolitico internazionale in cui l’obiettivo di auto approvvigionamento energetico diventa strategico. In questa direzione si inserisce anche la progettazione e la realizzazione di impianti a biomassa singoli o associati in forma consortile per il teleriscaldamento, nell’ottica di valorizzare le nostre superfici legnose governate a ceduo.

Parimenti dev’essere incentivata la produzione interna di assortimenti di qualità per rispondere alle esigenze della trasformazione industriale nel settore edilizio e nel legno arredo, anche attraverso la predisposizione di accordi e contratti di filiera e di distretto.

Infine, per quanto concerne le azioni specifiche, riteniamo che vadano privilegiate e concretizzate la sotto azione 3.1, inerente al sostegno delle attività di vivaistica forestale con misure ad hoc per i vivai privati, e la sotto azione 4.1, per la valorizzazione della pioppicoltura tradizionale, soprattutto attraverso processi di omogeneizzazione degli incentivi nei singoli piani di Sviluppo rurale.

Queste sono in sintesi le priorità che come Confagricoltura Piemonte vorremmo vedere attuate nell’applicazione della Strategia Forestale nella nostra Regione. Confidiamo, inoltre, in una ripartizione equa e capillare delle risorse stanziate per poter realizzare l’obiettivo di una nuova centralità economica del comparto forestale piemontese nel panorama nazionale.”

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