Confagricoltura è attiva da tempo sul fronte delle problematiche legate alla fauna selvatica che si ripercuotono non solo per l’agricoltura, ma anche dal punto di vista della sicurezza e della salute pubblica.
Negli ultimi anni, infatti, la proliferazione incontrollata di ungulati, lupi e cervidi ha provocato aumento considerevole di danni alle coltivazioni e agli allevamenti e di incidenti stradali. A ciò si aggiunge il pericolo di diffusione di malattie veicolate dalla fauna selvatica (es. peste suina, leptospirosi, ecc.)
Oggi ci troviamo di fronte a un grido di disperazione del mondo agricolo perché tutte le misure messe in atto finora non si stanno dimostrando efficaci. Confagricoltura Cuneo lancia un appello alle istituzioni, per attivare misure ed interventi adeguati volti ad arginare il problema.
L’impianto normativo che regolamenta la fauna selvatica, infatti, è basato sulla Legge n. 157/1992. Lo spirito di quella legge era improntato sulla tutela dei selvatici: un’impostazione ha dato i suoi frutti perché in trent’anni ha garantito il ripopolamento delle montagne di numerose specie animali. Oggi, però, tale legge non appare più attuale e si rende necessaria una normativa volta al contenimento della fauna selvatica per alcune specie particolarmente pericolose per l’attività dell’uomo.