Dal 15 dicembre in vigore le nuove regole contro le “Pratiche commerciali sleali”

15.12.2021

Fare la spesa

Entra in vigore il 15 dicembre il provvedimento che vieta le pratiche sleali nei rapporti commerciali della filiera agroalimentare. Le nuove regole, introdotte dal d.lgs. 198/2021, si applicano alle cessioni di prodotti agricoli ed alimentari, effettuate da fornitori che siano stabiliti nel territorio nazionale, indipendentemente dal fatturato dei fornitori e degli acquirenti.

Le regole si applicano ai contratti di cessione, di prodotti agricoli ed alimentari, conclusi a decorrere dalla data di entrata in vigore del medesimo decreto, mentre i contratti già in corso di esecuzione alla stessa data dovranno essere adeguati, qualora occorra, entro sei mesi.

Restano esclusi dal provvedimento i contratti di cessione direttamente conclusi tra fornitori e consumatori finali.

L’obiettivo del provvedimento è quello di riequilibrare i rapporti di forza tra le parti contrastando le pratiche sleali che si discostano dalla buona condotta commerciale, subite dagli agricoltori e dalle piccole e medie imprese, in violazione dei principi di buona fede e correttezza.

La nuova normativa intende quindi garantire un livello minimo di tutela comune a tutta l’Unione europea attraverso l’introduzione di alcune regole imperative:

  • i contratti di cessione devono essere conclusi in forma scritta prima della consegna dei beni
  • le pratiche commerciali sleali elencate negli art. 4 e 5 del succitato decreto legislativo sono considerate sempre vietate (lista nera) oppure presunte vietate salvo che siano state precedentemente concordate tra le parti (lista grigia). Per brevità espositiva si segnalano ad esempio il ritardato versamento del corrispettivo, l’acquisto di prodotti agricoli e alimentari attraverso il ricorso a gare e aste elettroniche a doppio ribasso, la restituzione di prodotti rimasti invenduti
  • la vendita sottocosto dei prodotti agricoli e alimentari freschi e deperibiliè consentita solo nel caso di prodotto invenduto a rischio di deperibilità oppure nel caso di operazioni commerciali programmate e concordate con il fornitore in forma scritta

Si segnala infine che sul sito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali è presente una sezione contenente le istruzioni e la modulistica da utilizzare per denunciare le pratiche sleali all’ICQRF, autorità nazionale incaricata di vigilare anche sul rispetto delle nuove disposizioni di cui sopra.

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