Bovini da carne: domande per l’aiuto del “Fondo emergenziale” entro il 16 settembre

03.09.2021

Bovino

Nelle scorse settimane Agea ha pubblicato le Istruzioni Operative n. 68 del 19 luglio 2021 con le modalità di concessione dei contributi destinati alle imprese agricole di allevamento di bovini, di età compresa tra 12 e 24 mesi, delle filiere zootecniche in crisi. Anche grazie all’azione sindacale svolta dalla Confagricoltura, il termine ultimo per la presentazione delle domande precompilate per l’accesso ai contributi, inizialmente fissato al 6 agosto scorso, è stato prorogato al prossimo 16 settembre.

Lo slittamento del termine a dopo la pausa estiva è funzionale ad operare tutte le necessarie verifiche in merito a talune problematiche di funzionalità dell’applicazione (impossibilità al rilascio, mancate abilitazioni di taluni utenti indipendenti dal CAA) come pure alcune verifiche ulteriori presso la Banca dati nazionale per il riscontro dei capi ammissibili all’aiuto.

“Gli aiuti concessi – afferma il responsabile del Caa provinciale della Confagricoltura Cuneo, Gualtiero Dalmasso – sono mirati a favorire la competitività del settore agricolo e agroalimentare e lo sviluppo e gli investimenti delle filiere, a valorizzare i contratti di filiera nel comparto zootecnico e a migliorare la capacità di autoapprovvigionamento, così da garantire scorte che consentano di affrontare situazioni di crisi”.

Per la campagna 2020, l’aiuto è concesso alle imprese di allevamento bovini di età compresa tra 12 e 24 mesi e allevati per un periodo non inferiore a 6 mesi prima della macellazione; ogni impresa può ottenere fino a 60 euro per ogni capo macellato nel periodo 1° giugno – 31 luglio 2020, nei limiti di spesa di 13.964.803,53 euro. Confagricoltura Cuneo ricorda che rappresentano fattori vincolanti per la precompilazione e di conseguenza per la presentazione delle domande i seguenti elementi: presenza di un fascicolo aziendale aperto e attivo nell’ambito del Sian; presenza di un allevamento attivo della specie bovini di età compresa tra 12 e 24 mesi presso la Banca dati nazionale del Ministero della Salute (BDN); chi fa richiesta di aiuto deve risultare proprietario o detentore dell’allevamento per il quale sono riscontrati i previsti requisiti (nel caso in cui entrambi abbiano fatto domanda verrà pagato il detentore); esistenza di bovini di età compresa tra 12 e 24 mesi nati, allevati in Italia dal richiedente per un periodo non inferiore a 6 mesi prima della macellazione e macellati nel periodo dal 1° giugno al 31 luglio 2020 presso la BDN; l’esistenza di un codice Iban valido all’interno del fascicolo aziendale.

A giornale in chiusura, è al vaglio il possibile ampliamento del periodo per il quale l’impresa può ottenere gli aiuti. Secondo indiscrezioni ministeriali sarebbero finanziate le aziende che hanno macellato nel periodo 1° marzo – 30 settembre 2020. All’allungamento delle tempistiche verrebbe concesso un rifinanziamento del fondo.

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