Confagricoltura Piemonte e Consorzio dell’Asti: impegno condiviso per la valorizzazione della qualità

03.08.2021

Da sinistra: il direttore regionale di Confagricoltura Ercole Zuccaro, il direttore del Consorzio dell’Asti Giacomo Pondini con il vice presidente Stefano Ricagno e il presidente Lorenzo Barbero, il presidente provinciale e regionale di Confagricoltura Enrico Allasia e il componente della giunta nazionale e presidente di Confagricoltura Alessandria Luca Brondelli di Brondello

Da sinistra: il direttore regionale di Confagricoltura Ercole Zuccaro, il direttore del Consorzio dell’Asti
Giacomo Pondini con il vice presidente Stefano Ricagno e il presidente Lorenzo Barbero,
il presidente provinciale e regionale di Confagricoltura Enrico Allasia e il componente della giunta
nazionale e presidente di Confagricoltura Alessandria Luca Brondelli di Brondello

Miglioramento della qualità, valorizzazione della produzione e iniziative di comunicazione, in Italia e all’estero, per far conoscere sempre di più il Moscato d’Asti e l’Asti spumante. Sono questi i temi sui quali si sono confrontati una delegazione di dirigenti di Confagricoltura Piemonte composta dal presidente regionale Enrico Allasia, dal componente della giunta nazionale e presidente di Confagricoltura Alessandria Luca Brondelli di Brondello e dal direttore regionale Ercole Zuccaro che ha incontrato il presidente del Consorzio dell’Asti Lorenzo Barbero, il vicepresidente Stefano Ricagno e il direttore Giacomo Pondini.

Il confronto si è esteso all’andamento produttivo e commerciale della denominazione, che evidenzia segnali positivi sia per quanto riguarda l’aumento delle quantità imbottigliate, sia sul fronte delle vendite all’estero che, nonostante le limitazioni della pandemia, si stanno rivelando incoraggianti.
“Riteniamo fondamentale il ruolo dell’interprofessione – ha dichiarato Enrico Allasia – e per questo continueremo a mantenere rapporti collaborativi con il Consorzio dell’Asti, rafforzando il nostro impegno per la valorizzazione di un comparto che, con i suoi 9000 ettari di vigneto e oltre 4000 viticoltori rappresenta oltre il 20% della vitivinicoltura piemontese”.

Mantenere un equilibrio produttivo

Pochi giorni prima dell’incontro Confagricoltura Cuneo aveva chiesto massima attenzione al Consorzio all’equilibrio tra produzione, giacenze e andamento dei consumi, cercando di assecondare il mercato, contemperando le legittime aspettative di maggiori ricavi con una sana prudenza, per consentire il mantenimento dell’ottimale equilibrio produttivo. Il tutto in un periodo in cui la situazione produttiva, secondo i tecnici di Confagricoltura che hanno effettuato periodici sopralluoghi (negli ultimi giorni di luglio, ndr) nei 52 comuni dell’area di produzione delle province di Alessandria, Asti e Cuneo, è positiva: lo sviluppo vegetativo dei vigneti, infatti, sembra buono, le grandinate che hanno colpite in particolare a fine luglio la zona delle Langhe finora non hanno danneggiato in modo significativo il prodotto e le prospettive di raccolto sono interessanti, anche se l’andamento climatico non lascia presagire una resa abbondante.

“A livello di scorte si è al di sotto del livello fisiologico e fortunatamente l’imbottigliamento continua ad essere tonico – sottolinea Confagricoltura -. Il mercato, soprattutto estero, fa registrare nuovi ordini. Ci sono tutte le prospettive per cui la commercializzazione cresca rispetto al 2020, un anno che era già stato buono. Avere un minimo di scorta per poter far fronte alle auspicabili richieste del mercato è sempre positivo”.

Vendemmia 2021, il Consorzio ha indicato le rese 

Intanto, l’assemblea del Consorzio per la tutela dell’Asti si è espressa sulla resa vendemmiale 2021 per il Moscato d’Asti e l’Asti docg: 100 quintali/ettaro di uva docg più 15 di riserva.

Formalmente la palla ora è nelle mani della Regione Piemonte, che dovrà consultarsi con le organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative ai fini dell’adozione del provvedimento. Mentre scriviamo, e a giornale in chiusura, quest’ultimo passaggio deve ancora avvenire.

“Prendiamo atto della decisione assunta dall’assemblea del Consorzio – dichiara Roberto Abellonio, direttore di Confagricoltura Cuneo -. Siamo felici che il mercato stia rispondendo in modo positivo: ciò significa che sta premiando la qualità del lavoro dei produttori. Siamo certi che il Cda del Consorzio adotterà tutta la prudenza necessaria perché si mantenga equilibrio tra produzione e commercializzazione. Tuttavia, ci rammarichiamo per la scarsa partecipazione dei produttori agricoli, nonostante il Consorzio abbia dato loro la possibilità di esprimersi.

Servirebbe più adesione durante le importanti decisioni che riguardano il presente e il futuro di un comparto fondamentale per la nostra vitivinicoltura, anche perché non sono previsti costi a carico delle imprese quando si tratta di partecipare alle scelte che riguardano la denominazione”.

Facebooktwitterpinterestmail