Danni da gelate, interverrà l’Unione europea

27.04.2021

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La pesante ondata di gelo che ha investito gran parte del territorio nazionale, nelle notti dei primi dieci giorni di aprile, ha causato enormi danni al settore agricolo italiano. Tra i settori maggiormente colpiti troviamo purtroppo l’ortofrutta per la quale si registrano perdite ingenti su moltissime produzioni, tra le quali in particolare drupacee e kiwi.

Non si è trattato di un evento isolato in quanto, già dalla seconda metà del mese di marzo, in molti territori le temperature erano scese al di sotto dello zero causando danni ingenti alle varietà più precoci. Successivamente un’ondata di caldo anomalo, con temperature diurne quasi estive, aveva accelerato il risveglio vegetativo e così, l’intenso gelo delle notti tra il 7-8 aprile, ha causato danni molto gravi. In tale complessa situazione Confagricoltura si è subito attivata per effettuare una prima stima dei danni che si è attestata in un miliardo di euro e per “sensibilizzare” le istituzioni nazionali ed europee a mettere in atto azioni per aiutare le aziende colpite e favorire la ripresa economica di un comparto pesantemente danneggiato.

Confagricoltura ha evidenziato al Copa Cogeca gli ingenti danni riportati dal comparto ortofrutticolo e ha sottolineato il contesto sfavorevole in cui questa avversità si è manifestata. Purtroppo infatti, questa preoccupante situazione si è aggiunta alle gelate che hanno interessato, già lo scorso anno, alcuni importanti areali produttivi nazionali e, si è inserita in un contesto già colpito dalla pandemia e che sta facendo i conti anche con i danni derivanti dalla cimice asiatica.

Confagricoltura ha pertanto chiesto alla Commissione di prevedere misure straordinarie aggiuntive a livello europeo per i produttori colpiti dalla calamità ed ha richiesto maggiore flessibilità in ambito OCM. Considerato che, l’avversità climatica che ha colpito il nostro Paese, ha interessato anche altri Paesi dell’UE – in particolare Francia, Spagna, Austria, Grecia – la proposta avanzata dall’Italia è stata ampiamente condivisa da numerose organizzazioni europee ed è stata accolta dal Copa-Cogeca che ha inviato una lettera alla DG Agri contenente diverse istanze.

La lettera riassume la difficile situazione causata dall’eccezionale ondata di gelo registrata in diversi Paesi dell’Ue, segnala i prodotti maggiormente colpiti (pesche, nettarine, albicocche, Mandorle, prugne, etc..), fornisce una prima stima dei danni per Italia (stima di Confagricoltura) e Francia e propone alcune prime misure di intervento. Nello specifico, il Copa-Cogeca chiede di mettere in atto tutte le misure straordinarie aggiuntive per compensare i produttori colpiti, di estendere anche per il 2021 le deroghe introdotte nel 2020 per il Covid ai PO delle OP e di prevedere una maggiore flessibilità per le regole riguardanti il calcolo del VPC nelle regioni colpite dalla gelata.

Un primo positivo risultato dalle istituzioni è stato ottenuto lunedì nella riunione dei ministri agricoli della UE in videoconferenza, in occasione della quale il ministro Patuanelli ha sollevato il problema dei danni delle gelate che hanno colpito in particolare il settore ortofrutticolo e quello vitivinicolo.

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Confagricoltura: bene l’intervento di Patuanelli, per le gelate servono interventi urgenti

“Grazie al ministro Patuanelli per aver portato ufficialmente all’attenzione delle istituzioni europee, con la richiesta di interventi straordinari dell’Unione, la gravità dei danni provocati dalle recenti gelate notturne, in particolare a carico dei vigneti e delle produzioni ortofrutticole”. Così il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, a proposito dell’iniziativa assunta lunedì nel corso della videoconferenza dei ministri dell’Agricoltura dell’Unione europea.

La Commissione si è impegnata a valutare la situazione in vista dell’assunzione di specifici provvedimenti a favore degli Stati membri più colpiti. Tra le richieste che abbiamo già sottoposto al ministro Patuanelli c’è la proroga della validità delle autorizzazioni per l’impianto e il reimpianto di superfici vitate in scadenza quest’anno. Si tratta di una richiesta assolutamente giustificata dal fatto che le gelate hanno colpito un settore già alle prese con una difficile situazione di mercato determinata dalla pandemia, che ha imposto ripetute chiusure del canale HoReCa nella UE e a livello internazionale. In questo contesto la situazione finanziaria delle imprese non consente di far fronte agli investimenti necessari per gli impianti e i reimpianti dei vigneti.

“Nell’immediato – conclude Giansanti – il nostro impegno è rivolto a dare il necessario e rapido sostegno agli agricoltori colpiti dalle gelate. Abbiamo anche avviato la riflessione su un nuovo sistema di prevenzione e gestione delle calamità naturali, in grado di assicurare soluzioni innovative e più efficaci per gli agricoltori di fronte ai cambiamenti climatici”.

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