“Il migliore augurio in occasione della festa della donna è che ci si renda conto dell’importanza della componente femminile per il Paese. Puntare concretamente sull’imprenditoria femminile è un investimento sicuro per velocizzare la ripresa economica italiana, che avrà un effetto moltiplicatore sul territorio e occorre farlo effettivamente e presto”. Così Alessandra Oddi Baglioni, presidente di Confagricoltura Donna in occasione dell’8 marzo.
Sono poco più di 200.000 le imprese agricole condotte da donne, che rappresentano il 28,5% delle imprese attive totali. La regione con la più alta incidenza di imprese femminili attive sul totale è il Molise (37.5%), seguita da Campania (36.2%) e da Abruzzo (35.3%). Mentre La regione con il più alto numero di imprese femminili in assoluto è la Sicilia (25.167, 12.2%), seguita da Puglia (23.546, 11.4%) e Campania (21.439, 10.4%).
“Le imprese condotte da donne sono più attente alla sostenibilità e alla responsabilità sociale. Abbiamo apprezzato – continua Oddi Baglioni – le misure a sostegno dell’imprenditoria femminile inserite nella Legge di bilancio, ma manca ancora il ‘Comitato impresa Donna’, così come ci spiace che, all’interno dei piani strategici e di sviluppo definiti nel PNRR, effettivamente poco venga destinato alle imprese condotte da donne”.
“Al di là dei fiumi di parole versate per l’8 marzo – conclude la presidente di Confagricoltura Donna – chiediamo un concreto impegno per l’imprenditoria femminile. Vorremmo che le risorse stabilite sulla carta fossero realmente operative, semplici e fruibili, magari riutilizzando il meccanismo della legge 125, che già in passato ha supportato le imprese femminili attraverso il sistema del contributo a fondo perduto, del credito agevolato e del credito d’imposta. Serve un effettivo cambio di passo importante e necessario per superare, in questo anno difficile, le difficoltà strutturali e il divario rispetto agli altri Paesi”.