La Commissione europea ha pubblicato un elenco di potenziali pratiche agricole che potrebbero essere considerate eco-schemi nell’ambito della futura PAC.
La lista intende migliorare la trasparenza del processo di definizione dei piani strategici della PAC e fornisce agli agricoltori, alle amministrazioni, agli scienziati e alle parti interessate una base per ulteriori discussioni su come utilizzare al meglio gli eco-schemi. Il nuovo strumento rappresentato dagli eco-schemi è progettato per fornire un sostegno agli agricoltori che decidono di aumentare l’ambizione ambientale e climatica delle loro attività. Gli eco-schemi contribuiranno in modo significativo alla transizione “verde” ed al raggiungimento degli obiettivi del Green Deal, nell’ambito delle strategie “Farm to Fork” e “Biodiversità”.
Per poter essere considerate eco-schemi, le pratiche agricole dovrebbero:
- riguardare attività relative a clima, ambiente, benessere degli animali e resistenza agli antimicrobici;
- essere definite sulla base delle esigenze e delle priorità individuate a livello nazionale/regionale nei rispettivi piani strategici della PAC;
- prevedere un livello di ambizione che vada oltre i requisiti e gli obblighi stabiliti dalle regole sulla condizionalità;
- contribuire al raggiungimento degli obiettivi del Green Deal.
L’elenco delle potenziali pratiche agricole che possono considerarsi eco-schemi include: pratiche di agricoltura biologica, pratiche quali la rotazione delle colture con colture leguminose, l’agricoltura conservativa a basse emissioni di carbonio e l’uso estensivo di prati permanenti, l’agricoltura di precisione (pratiche volte a ridurre l’uso dei fattori di produzione o l’uso di additivi per mangimi) e pratiche di allevamento benefiche per il benessere degli animali.
Di seguito il link alla pubblicazione della Commissione europea illustrativa della lista di pratiche ecologiche che potrebbero costituire eco-schemi (in inglese).