Confagricoltura Cuneo torna a richiamare l’attenzione dei parlamentari della Granda e chiede che venga erogata anche la restante parte dei contributi spettanti alle imprese del comparto primario.
Tornano a galla le annose problematiche connesse ai rimborsi assicurativi agevolati per le aziende agricole. Confagricoltura Cuneo, da sempre in prima linea su questo tema, ha nuovamente scritto una lettera ai parlamentari cuneesi per segnalare che, stando a quanto previsto dal Decreto Ministeriale del 19/10/2020 del Ministero delle Politiche Agricole, entro il 2020 verrà erogato alle aziende beneficiarie solamente il 30% (e non il 70% previsto) del costo dell’assicurazione stipulata, in quanto le risorse finanziarie del Programma di Sviluppo Rurale Nazionale (Psrn) sono in esaurimento. Il restante 40% potrà essere finanziato da economie relative alle campagne vegetali delle annualità precedenti e/o ulteriori risorse rinvenienti da altre sottomisure del Psrn 2014-2020, ma sta di fatto che le aziende agricole, già provate dalle criticità connesse all’emergenza sanitaria da Covid-19, si ritrovano in questi mesi a far fronte a una grave carenza di liquidità.
“Se negli ultimi due anni si è giunti a un sostanziale riallineamento delle tempistiche dei rimborsi, con l’erogazione di un numero rilevante di pagamenti (anche se, nonostante gli sforzi, permangono ancora situazioni critiche), ci troviamo di fronte a un nuovo motivo di sconforto per le aziende agricole cuneesi, in un momento già particolarmente difficile per i problemi inerenti l’epidemia da Covid-19”, spiega il presidente di Confagricoltura Cuneo, Enrico Allasia nella missiva inviata ai parlamentari del territorio.
Nei dati di Condifesa Cuneo si capisce bene la difficoltà che pesa sulle spalle delle aziende agricole: nel 2020 hanno stipulato una polizza per danni da avversità atmosferiche 2.325 aziende, per un valore assicurato totale di 269milioni di euro, a fronte di un pagamento di premi per conto dei soci di 29,5milioni di euro. Con il mese di dicembre arriveranno nelle casse delle aziende cuneesi contributi per circa 6 milioni e mezzo di euro, a fronte però di un rimborso di oltre 15 milioni di euro previsti.
“Ci siamo già attivati nelle sedi opportune per far emergere questa criticità, ma invitiamo i rappresentanti politici a interessarsi nuovamente alla problematica, affinché alle aziende venga erogata la parte restante di rimborso assicurativo nel più breve tempo possibile e, comunque, prima di dover affrontare la nuova campagna assicurativa”, conclude Enrico Allasia.
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