In Italia l’offerta dei 24.000 agriturismi è estremamente variegata, ma con un denominatore comune: l’ospitalità in un’azienda agricola. Dalla montagna alla collina, dal mare ai laghi l’effetto della crisi è evidente: niente americani e orientali, pochissimi dal Regno Unito, timorosi di dover effettuare la quarantena al loro ritorno. Qualche segnale arriva da Germania, Francia, Austria, Svizzera e Olanda.
“La ripresa è lenta – sottolinea Lorenzo Morandi, presidente di Agriturist Piemonte– e partirà soprattutto in agosto. Va anche calcolato che è stata la politica del last minute a caratterizzare le prenotazioni degli ultimi anni e, se in alcune zone i casali con piscina, scelti da famiglie o gruppi di amici sono andati a ruba, in altre è ancora l’incertezza a dettare le regole”.
La Giunta regionale piemontese ha deliberato 5 milioni di euro per il cosiddetto voucher vacanze, che si distingue in voucher camere e voucher servizi ed esperienze. Il primo prevede la promozione di soggiorni di 3 notti consecutive, di cui una a carico del cliente, una a carico della Regione e la terza offerta dalla struttura ricettiva. Tali soggiorni saranno acquistabili fino al 31 dicembre 2020 salvo proroghe. La Regione Piemonte corrisponderà alla struttura ricettiva, attraverso i Consorzi, il valore della seconda notte per un valore massimo di € 150 a persona e di € 300 a camera. Il voucher esperienze e servizi prevede uno sconto del 50% sul valore complessivo del servizio.